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Vacanze pasquali 2020 a Acciaroli

Acciaroli è una frazione del Comune di Pollica. L’approdo di Acciaroli, da cui più tardi prese il nome anche l’attuale centro abitato, era costituito dall’insenatura naturale che si apre a sud del piccolo promontorio sul cui lato nord le fonti più antiche (994-1276) indicano costantemente l’approdo di S. Primo di Cannicchio. Rispetto a quest’ultimo, lo scalo “dell’azzarulo” andò qualificandosi più tardi, forse in connessione con opere portuali che vi resero più agevole l’attracco e più sicura la sosta delle imbarcazioni, per cui il toponimo finì per soppiantare quello più antico di S. Primo nella denominazione del promontorio e del piccolo nucleo di edifici esistenti proprio in funzione dello scalo. Accanto alla torre costiera, ricordata già in epoca normanna e detta “di Cannicchio” ancora nel 1235, sorse la Chiesa di S. Maria, di cui si ha la prima notizia nel 1187, quando la località era sotto il dominio dei Sanseverino Baroni del Cilento.

Per arrivare in auto ad Acciaroli analizziamo 2 direzioni, da nord e da sud.

IN AUTO DA NORD:

Per chi vuole arrivare ad Acciaroli in auto da nord, si trova sulla A3 Salerno-Reggio Calabria. L’ uscita da prendere è quella di Battipaglia, poi dovete imboccare la SS 18 direzione Agropoli-Vallo della Lucania ed uscire ad Agropoli Sud. Quindi seguite le indicazioni per Santa Maria di Castellabate ed imboccate SS267. Infine proseguite seguendo le indicazioni per Acciaroli/Pioppi/Pollica. Ed ecco arrivati ad Acciaroli!

IN AUTO DA SUD:

Per chi vuole arrivare ad Acciaroli da sud, si torva sempre sulla A3 Salerno-Reggio Calabria. L’ uscita da imboccare è quella di Padula direzione Buonabitacolo. Una volta usciti dall’autostrada, imboccate la strada SS19, alla rotonda prendete la seconda uscita e imboccate SS517var. Una volta giunti allo svincolo, prendete lo svincolo con direzione Vallo della Lucania/Palinuro/Celle Bulgheria/Roccagloriosa/Marina di Camerota. Ora proseguite verso nord per circa 30 minuti, l’uscita da prendere è quella di Vallo Scalo. Quindi proseguite per Casal Velino Marina, poi seguite le indicazioni per Pioppi/Acciaroli. Ad un certo punto arriverete a Pioppi, bisogna proseguire ancora e in pochi minuti ecco che siete arrivati ad Acciaroli.

IN TRENO:

Acciaroli non è dotata di stazione ferroviaria. Quindi per Arrivare ad Acciaroli in treno bisogna scendere alle stazioni più vicine: Vallo della Lucania oppure Agropoli. Queste sono tra le stazioni più grandi e importanti del Cilento, quindi fermano la maggior parte dei treni, compresi quelli a più lunga percorrenza.

Collegamenti giornalieri per Napoli, per Salerno e per Reggio Calabria, ogni giorno, e potenziati durante il periodo estivo.

Per orari e possibilità di viaggio vi consigliamo di consultare il sito ufficiale www.trenitalia.com.

Per arrivare finalmente ad Acciaroli ci sono molti collegamenti offerti a propri ospiti da varie strutture ricettive.

Il Cilento non è ben servito per quanto riguarda il raggiungimento via aerea. L’aereoporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino). Arrivati si può scegliere di raggiungere il Cilento con tutti i mezzi possibili (treno, auto, via mare) in maniera molto semplice. Infatti basta raggiungere la stazione centrale di Napoli, quella di Piazza Garibaldi, che dista dall’aereoporto circa 20 minuti.

Ma c’è anche un altro aeroporto, quello di Salerno-Costa d’Amalfi, ubicato a Pontecagnano e a circa 20 km più a sud di Salerno. Questo aeroporto risulta secondario rispetto a quello di Napoli, ma vi consigliamo comunque di consultare il sito (www.aeroportosalerno.it) per valutare la scelta e verificare la presenza di offerte.

Raggiungere il Cilento via mare nel periodo estivo è molto semplice. Infatti è attivo il servizio “Cilento Blu” che collega i porti di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana con alcuni porti della costiera cilentana. Basterà imbarcarsi nei porti di Napoli,Salerno o quelli della costiera per raggiungere i porti di Agropoli,San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Ogni estate sono previste solitamente 4 linee, però vi consigliamo di consultare il sito per orari e disponibilità. Il biglietto è acquistabile a bordo o in uno dei punti vendita elencati nel sito www.metrodelmare.com.

Le alici di menaica è un prodotto tipico dei borghi marinari del Cilento. Esso porta alla produzione di piatti poveri ma di gran gusto, di elevate proprietà organolettiche. Il prodotto Alici di Menaica si contraddistingue dalla carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.Si possono mangiare fresche o sotto sale, crude o cotte. Esistono molte ricette, alcune di esse semplicissime da preparare: insalata di alici crude, sugo di alici per gli spaghetti, alici inchiappate, alici ammollicate, il cauraro, il tortino di alici, alici alla scapece, etc.

Olio di Oliva. Entrare nel Cilento, e quindi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è come entrare in un grande uliveto. In altre parole, ogni Comune, che sia montano o costiero, è ricco di ulivi sia di tipo secolare che di nuovo impianto. Essi conferiscono al paesaggio un vellutato color verde e donano alle popolazioni da tempi remoti un essenziale sostentamento al reddito. L’olivo ha sempre rappresentato luce, cibo, calore, protezione, tradizioni, cultura, ed ha portato nel corso del tempo un prodotto di qualità, gli oli del Cilento. Oggi a questa pianta millenaria, l’olivo, si chiede un adattamento alle esigenze del mercato e, questa, pur millenaria, sta adeguandosi al progredire della tecnica senza grossi traumi. Infatti dopo laboriose cure si sta riportando, soprattutto, la cultivar pisciottana a produrre oli extra vergini di oliva di qualità. Gli olivicoltori del Cilento non sono rimasti insensibili nel 1992 al varo della Legge 169 sulle Denominazioni di Origine, infatti sia avviarono subito le procedure per il riconoscimento di due denominazioni: Cilento e Colline Salernitane, queste dopo un lungo iter sono state riconosciute come D.O.P. dalla Unione Europea ed operative dalla campagna olivicola 98/99.

Il suggestivo ed incontaminato territorio del Cilento, e quindi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, include ben due delle denominazioni enologiche dell’interessante panorama vivit vinicolo campano. Le denominazioni sono relativamente recenti, ma certamente destinate a connotare progressivamente il paesaggio rurale, e a creare una tendenza di sviluppo molto significativa. Quelle che ricadono in questo areale produttivo sono: la Doc Castel San Lorenzo e la Doc Cilento. Le denominazioni tutelano le caratteristiche produttive di queste zone, espresse con uve presenti da decenni e quindi considerabili tradizionali, come: Barbera, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia. A queste si associano uve locali come: Aglianico, Greco e Fiano, già localmente denominato Santa Sofia. I prodotti tipici di Ascea sono pressoché quelli tipici del Cilento. Ma basandoci sulle storie e le tradizioni locali, sui piatti proposti dalle strutture agritristiche, possiamo citarvi alcune tipicità: pasta fatta in casa, pasta e fagioli, minestrone di verdure, scarole ripiene, cappelletti al forno con mozzarella, conserve sott’olio, pesce in genere, secondi a base di verdure (ciambotta, etc.), limoncello, olio di oliva, frutta di stagione.

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