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Vacanze a Laurito

Laurito è un comune italiano di 762 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Nel Medioevo Laurito conobbe un periodo di sviluppo economico. Ne sono testimonianza gli affreschi della Cappella di San Filippo, la cui parte più antica è datata nella seconda metà del XIII secolo. Gli affreschi sono stati restaurati di recente. il feudo venne concesso da Roberto il Guiscardo ad uno dei suoi cavalieri allo scopo di controllare, unitamente ai castelli di Rofrano e di Alfano (non individuato), l’intero territorio. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell’omonimo circondario appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il regno d’Italia è stato capoluogo dell’omonimo mandamento appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

Il turista che si trova a Laurito avrà molto da vedere : la Chiesa san Filippo con affreschi antichissimi, la chiesa Madonna del Carmine e quella di san Giovanni, la chiesa madonnna del cielo
Il vecchio mulino, il piazziere,la piazza, i vari vicoletti,il museo del ferro battuto e quello del macinino da caffè. Insomma non vi annoierete.
Palazzo Baronale
Il palazzo baronale Speranza all’esterno presenta un ricco portale in pietra. Caratteristico il chiostro centrale con pozzo.
La Baronia
Diversi furono i signori che tennero il possesso della baronia di Laurito, fin quando nel 1352 Tommaso di Sanséverino, conte di Marsico e di Lauria, la concesse in suffeudo alla famiglia Monforte, venuta in origine dalla Francia al seguito degli Angioini, che la tenne fino al 1770. La famiglia Monforte ebbe un rapporto di dipendenza dai Sanseverino fino al 15 ottobre 1644, anno in cui, Filippo IV di Spagna, concesse a Giovan Battista Monforte il titolo di duca di Laurito, per la dimora secolare della sua famiglia ed i servigi resi. Ad essa appartenne Antonio Monforte, cultore e scrittore di matematica, e il sacerdote Tommaso Monforte che, con Giovan Filippo Romanelli, fondarono nel 1618 il Collegio dei Padri Dottrinari, con compiti assistenziali e del cui complesso, ne sono ancor oggi, visibili i resti.
La chiesa di S. Filippo d’Agira risale al secolo XII. Vi troviamo gli affreschi d’influenza orientale del 1450 circa e statue di santi. San Giovanni Battista
La chiesa venne ricostruita nel 1948 sull’esistente chiesa omonima del 1400 circa. La chiesa della Madonna del Carmine, posta in localitá omonima appena fuori dell’antico abitato, venne fondata nel 1618. Santa Maria
Trattasi di una piccola cappella. Madonna del Cielo
E’ unatteristica chiesetta di campagna, dove la seconda domenica di settembre si festeggia la Madonna a cui è dedicata.

Sorge ai piedi del monte Fulgenti, nell’alta valle del fiume Mingardo, dal lato opposto del monte Antilia rispetto al comune di Montano, poco distante da Torre Orsaia, Camerota e Scario ed è l’alternativa giusta per i turisti che vogliono godere della varità paesaggistica del Cilento sfuggendo per un giorno dalle calde spiagge rifugiandosi in un oasi di pace e natura.

Deve il suo nome ad una Laura fondata da un gruppo di monaci di rito bizantino. Intorno al XV secolo il paese cominciò ad assumere l’attuale conformazione, essendosi gli abitanti ritirati intorno alla Cappella di San Filippo di Agira, patrono del paese, tempio che ancora oggi custodisce pregevoli affreschi bizantini.

Laurito è la meta turistica ideale per gli amanti della natura e del trekking, che possono immergersi nei fitti boschi di castagno interrotti dagli affluenti del fiume Mingardo, ammirando anche i resti di antichi mulini sparsi sul territorio. I turisti interessati all’arte e cultura cilentana possono intraprendere un itinerario storico artistico che parte dal centro storico del Comune cilentano, fatto di stretti vicoli ove si ritrovano elementi storici (resti di torre medioevale), e artistici (portali in pietra locale). Il percorso trova il suo culmine nella visita agli affreschi posti nella originaria Cappella gentilizia della famiglia Monforte, inglobata nella citata Chiesa di S. Filippo d’Agira.

I turisti a Laurito riceveranno un’ accoglienza speciale grazie alla “Casa Natura”, una struttura che si trova all’interno della vecchia scuola elementare. La “Casa Natura” si propone come centro per lo sviluppo sostenibile, accompagnando il turista in una serie di attività culturali, di educazione ambientale ed escursionismo di zona, di viaggio alla scoperta del patrimonio storico ed artistico all’intero Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

A Laurito, il 16 luglio c’è la Fiera della Maddalena.
Di origini antichissime, così come testimoniato nel 1700 dall’abate Francesco Sacco, nel suo Dizionario del Regno di Napoli, la tradizionale Fiera della Maddalena è sopravvissuta alla modernità arrivando fino ai giorni nostri. Certo, non è connotata più dai segni caratteristici di un tempo, quando durava giorni e giorni e muoveva folle e mandrie, ma conserva ancora il suo fascino e le sue peculiarità. L’edizione 2019 sarà interessata da un ricco programma di eventi proposti l’Amministrazione Comunale di Laurito.
A Laurito, durante l’anno, si organizzano una serie di eventi devvero particolari. Il Carnevale intercomunale,la Notte dei briganti,la Fiera della Maddalena,la Fiera del Pianello. Insomma non vi annoierete.

Le feste principali organizzate a Laurito sono sicuramente quella di San Filippo e quella della Madonna del Carmine
Storico-Artistico
Nel Centro Storico di Laurito, ai piedi della maestosa facciata della chiesa di S. Giovanni Battista, é situato il punto di partenza di questo percorso che, sviluppandosi sia all’interno che all’esterno del centro abitato, ci consente di ritrovare elementi storici (resti di torre medioevale), artistici (portali in pietra locale) ed ambientali (slarghi), che testimoniano dell’antico splendore di cui godette il paese nei secoli addietro.
É un percorso “a serpentina” che trova il suo culmine nella visita agli affreschi d’influenza catalano-bizantina, posti nella originaria cappella gentilizia della famiglia Monforte, inglobata nella chiesa di S. Filippo d’Agira (XIII sec.).

Fulgenti
Dal nome del monte (Fulgenti 1006 m.) che si erge a nord-est del paese, questo itinerario, oltre a presentare suggestive vedute panoramiche, rivolte verso il golfo di Policastro, Maratea, Palinuro, la valle del Mingardo, il monte Bulgheria e la catena del Cervati, risulta ricco di ambienti diversi, che vanno dalla natura ancora intatta di prati e boschi (in cui sono riconoscibili specie rare), al territorio umanizzato da secoli di civiltà pastorale e contadina, ancora genuino e indenne da alterazioni (testimoniato dalla presenza di ruderi di costruzioni pastorali, dai resti della leggendaria Fulgenti, dalle nevere, dalla famosa grotta “ri Fuiendo” e da altri segni della presenza umana).
Delle Creste
E’ un itinerario che, per le sue caratteristiche morfologiche, si sviluppa lungo le varie sommità, seguendo il crinale che, dalla piana del Fulgenti (1006 m.) raggiunge la piana di Tempa della Castagna (1360 m.).
Si tratta di un percorso panoramico che consente di avere un contatto immediato e diretto con l’ambiente, abbandonando qualsiasi tipo di presenza legata all’uomo. Siamo nel regno della flora e della fauna, in cui le uniche “presenze” sono le orme di cinghiale, che si ritrovano lungo i sentieri, il girovagare delle volpi, il volteggiare dei falchi, il martellare del picchio, il tutto a contatto con una natura diversificata, a volte aspra a volte gioiosa, nella sua esplosione, in miriadi di fiori multicolori, che tappezzano i prati montani.

Delle Cime
Prevalentemente paesaggistico é un percorso per la percorrenza del quale, occorrono buone doti di resistenza fisica, atte ad affrontare ripide salite e discese, in un continuum che va dal monte Antilia (1316 m.), prosegue per Tempa del Ciglio (1339 m.), Campanaro Giungoli (1448 m.), per concludersi sulla Rotonda (1486 m.), la vetta più alta del territorio comunale. I rilievi montuosi del percorso, sono ricchi di aspetti naturali straordinari e di caratteristiche prospettive verticali, che si aprono su di un paesaggio di inconsueta bellezza, cuore del Parco Nazionale del Cilento.

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