Il turismo rurale si è molto diffuso nel Cilento, soprattutto negli ultimi anni. Infatti sono nati e si sono sviluppati diverse attività che forniscono servizi. E si sono create le condizioni di offerta di cui ha bisogno il turismo rurale.
Ma precisiamo una cosa: cosa si intende per turismo rurale? E’ quell’insieme di attività legate alla ricezione, alla ristorazione, all’organizzazione del tempo libero e ad ogni altro tipo servizio finalizzato alla fruizione turistica. Si, ma di cosa? Nel Cilento c’è l’imbarazzo della scelta … beni naturalistici, ambientali e culturali del territorio. In particolare del territorio rurale extraurbano.
Lo sviluppo del turismo rurale nei comuni cilentani, vista la diffusa presenza sul territorio di seconde case, si è inserito in una specie di rete di “paesi albergo” in provincia e in Italia. E questo ha conseguito una caduta economica di profitto della strategia pensata e realizzata allo scopo di migliorare la qualità degli insediamenti rurali. L’integrazione di questi aspetti ha facilitato l’animazione culturale della popolazione, il coinvolgimento di più fondi di finanziamento, l’occupazione e la formazione di nuove figure professionali.
In funzione di tutti questi elementi il turismo rurale rappresenta una valida opzione di turismo e quindi anche dell’economica del Cilento più interno (collinare e montano). In particolare c’è stata la spinta e la volontà di promuovere la “risorsa ambientale”. Coniugando salvaguardia e sviluppo, con attenti e continui interventi creativi che esaltano e valorizzano il paesaggio. Di conseguenza per farlo diventare una fondamentale risorsa economica, stabile e duratura, per gli abitanti della zona.
Ideare e realizzare prodotti turistici nella realtà del territorio cilentano, che si trova gran parte all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. In generale si cerca di recuperare e promuovere tutte le risorse endogene, le produzioni, i servizi presenti sul territorio. In altre parole, per fare qualche esempio, si sono rivalutati e potenziati sentieri naturalistici, oasi naturali, aree attrezzate. Nondimeno i prodotti tipici e le gastronomie locali.
Per potenziare il turismo locale, forse anche involontariamente, si è proceduto a promuovere per il mercato un’offerta “nuova” o quanto meno più ampia. Ad iniziare dalle strutture ricettive ubicate lungo la costa, che hanno ampliato la loro offerta con ulteriori servizi dislocati. Gli operatori hanno tenuto conto delle caratteristiche delle ridenti località cilentane e hanno interagito tra di loro.
Un altro aspetto da considerare sono le scuole. Infatti spesso si organizzano escursioni e approfondimenti su tematiche locali (ovviamente su cultura e ambiente).
Tutto questo è in rapida crescita, anche per andare incontro alla domanda anch’essa in crescita. Per esempio sono interessanti i segmenti “turismo-cultura-giovani” e “turismo-ambiente-salute”. E su questa impostazione culturale e commerciale, si potrà sviluppare in futuro sia la pubblicità sia la promozione. E collegare in rete locale tutte le sedi residenziali sia del turismo, sia dell’agriturismo, sia degli alberghi e delle pensioni che saranno realizzate per le comunicazioni e le prenotazioni. Questi ultimi aspetti sono già in fase di sviluppo e di attuazione. Infatti nel Cilento l’offerta turistica si sta rapidamente ampliando e la risposta degli ospiti è positiva.
Preferiamo fermarci qui e lasciare a voi la scelta dell’approfondimento gradito. TI potrebbe interessare l’articolo cosa vedere nel Cilento oppure il territorio del Parco del Cilento.
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