Roccagloriosa è un borgo che si trova nel Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni. Sorge su uno spartiacque tra le Valli dei fiumi Mingardo e Bussento. Ed è uno tra i più antichi insediamenti medievali del basso Cilento di cui ancora ne conserva le caratteristiche.
Il suo nome trae origine dalla sua posizione geografica e da un dipinto della Vergine Maria intitolato “Gloriosa”. Da qui il nome di Roccagloriosa. La sua storia affonda le radici nelle civiltà antiche degli Ausoni, degli Enotri, degli Osci, dei Greci e dei Romani.
Di origini antichissime, Roccaglioriosa custodisce uno dei più importanti insediamenti medievali. Qui trovate i vicoli stretti, le ripide scalinate e i sottopassi voltati. Essi caratterizzano l’impianto del centro storico. Ma spuntano all’improvviso in punti panoramici. Dai quali si possono ammirare sorprendenti scorci paesaggistici sul golfo di Policastro e sul monte Bulgheria. E anche sulle valli del Mingardo e Bussento.
L’abitato è scandito da originali elementi architettonici e raffinati portali in pietra scolpita. Espressione di illustri personaggi feudali. Che abitavano i palazzi baronali e nobiliari del paese, ancora ben conservati, ai quali spesso erano connesse chiese e cappelle private.
Il Comune occupa una superficie di 42 kmq all’interno del Parco Nazionale del Cilento. Ed è caratterizzato da una folta vegetazione boschiva. Queste zone rappresentano il luogo ideale per il turismo eco – ambientale. Infatti è meta di numerosi visitatori che trascorrono delle piacevolissime giornate immersi nella natura.
Da non perdere i ruderi del Castello Sanseverino (XIV secolo), i portali dei palazzi gentilizi Balbi e De Curtis (XVI – XVIII secolo). E ancora il Monastero di San Mercurio, fondato nei secoli IX – X e ubicato nell’attuale centro abitato. Ancora perfettamente conservata la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel periodo rinascimentale.
Roccagloriosa per visitare gli scavi di Fistelia. Che hanno riportato alla luce i resti di una tomba risalenti al V secolo, con un ricco corredo di due vasi di bronzo di provenienza etrusco – campana.
Pregevoli anche i monumenti che il borgo conserva. Di rilievo le Chiese di San Giovanni Battista (XVI secolo), e del Rosario (1571), in cui si può ammirare una statua in pietra e calce, detta della Santa Maria Greca. Merita una visita anche Palazzo La Quercia (XV secolo), un ex monastero che raccolse l’eredità del “Mercurion”.
Tra vicoli stretti e stradine tortuose, Roccagloriosa racchiude molte chiese e cappelle. Testimonianze di una ricca tradizione religiosa e spirituale. E di un importante patrimonio architettonico, artistico e culturale.
Particolarmente suggestive sono le tradizionali processioni del Sabato Santo delle congreghe del SS. Rosario e del SS. Sacramento. L’emozione della folla segue le statue del Gesù Morto e della Madonna Addolorata per le vie del centro storico, accompagnandole all’incontro sul Calvario in un’atmosfera di profondo misticismo. Questa processione, esempio unico di “sacra rappresentazione”, conserva traccia di una teatralità popolare antica . Dove le vie sono il palcoscenico e gli attori sono tutti gli abitanti del paese.
Anche se si trova nella fascia interna del Cilento, è una comoda meta turistica anche per il mare. Infatti ci sono magnifiche spiagge a soli venti minuti di auto. Per esempio quelle di Palinuro e Marina di Camerota.
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