Le colline del Cilento si inseriscono in un territorio che ha la peculiarità di essere particolarmente diversificato. Un’area collinare – montuosa che giunge e si affaccia sul mare. Panorami mozzafiato e natura incontaminata. Borghi e storia. E ancora tradizioni, cultura, gastronomia. A livello paesaggistico si apprezzano: montagne, colline, pianure, litorali, fiumi, sorgenti, boschi.
Approfondiamo le Colline del Cilento.
Il territorio della Provincia di Salerno è per 3/4 montuoso o collinare. Solo il restante 25% è pianeggiante. Nel Cilento questi numeri aumentano addirittura un po’!
Questa morfologia del territorio ha determinato difficoltà nella costruzione delle strade e quindi nelle comunicazioni. Ha provocato un notevole danno per la vita di molti comuni costruiti sulla sommità o sulle pendici delle alture. Inoltre sono dotati di minori risorse e costretti a un’agricoltura povera. Sia per l’aridità che per le forti pendenze dei terreni di alcune zone. La conseguenza è stato un parziale abbandono delle aree interne per confluire nei comuni più grandi. Oppure in aree con terreni più pianeggianti. O ancora si sono spostati lungo la costa. Addirittura negli ultimi anni si è riscontrato un abbandono definitivo delle terre natie. Per cercare opportunità di lavoro in zone (non del sud!) più favorevoli, in cerca di riscatto.
Ma andando avanti si amplificheranno inevitabili squilibri. E si perderanno colture preziose, tradizioni che si tramandano da generazioni.
Ci sono stati, però, lunghi secoli nei quali proprio le cime dei colli isolati venivano preferite, per raccogliersi ad abitare, intorno ad un castello fortificato. Tali conformazioni offrivano le migliori possibilità di difesa contro i temuti, frequenti attacchi esterni. Spesso imprevedibili e provenienti dal mare. Anche quando l’abitato si sviluppava in un’area pianeggiante, si cercava di proteggerlo erigendo una fortezza su un’altura vicina. Pertanto le colline del Cilento erano popolate. Insomma detenevano una notevole importanza strategica.
Spesso, poi, le vette venivano usate dai monaci per i loro eremi. E venivano riservate a santuari, soprattutto in onore della Madonna. Un esempio su tutti è il santuario della Madonna, che è sul Monte Sacro o Gelbison (m. 1705). Una struttura sacra di origini remote e leggendarie
Esempi di colli nel Cilento su cui si trova un castello, un eremo, un centro? Rocca Cilento, Roccagloriosa. Castelnuovo Cilento, Pisciotta. Ma ci sono tanti altri borghi sviluppati su un colle.
Le colline del Cilento costiero si possono classificare in 3 gruppi. Eccole! Colline costiere, collina – rilievi montani, aree di fondovalle.
- Colline costiere
Le aree inquadrate come colline costiere comprendono circa il 75% di tutte le zone collinari cilentane. Esse si caratterizzano da paesaggi rurali su conglomerati, flysch, argille e calcari. La morfologia è caratterizzata da sommità e creste arrotondate. Con versanti dolcemente ondulati, incisi. La collina costiera si caratterizza rispetto alla collina interna per una maggiore estensione della vegetazione seminaturale. Praticamente boschi con latifoglie termofile e leccio. E ancora macchia, gariga, praterie xerofile.
Le aree agricole attive sono caratterizzate da una larga prevalenza di arboreti (oliveti) e di seminativi arborati. Con una diffusa presenza di sistemazioni tradizionali (terrazzamenti e ciglionamenti). Sono evidenti processi di abbandono colturale. Ma anche la tendenza alla specializzazione e razionalizzazione degli impianti legnosi. Questa legata alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali (in particolare olio e vino).
- Collina – rilievi montani
I rilievi montani calcarei costieri costituiscono circa il 10% delle colline cilentane. Il gruppo del M. Bulgheria (1.220 m.), sui cui versanti meridionali (comuni di Camerota, Licusati), sono presenti ampi sistemi di terrazzamenti ad olivo, in mosaico con praterie xerofile. Ma anche formazioni degradate di macchia e gariga. I versanti settentrionali (comuni di Celle di Bulgheria e S. Giovanni a Piro) sono caratterizzati da un fitto manto forestale con boschi misti di latifoglie, cedui castanili, faggete di vetta.
- Aree di fondovalle
Le aree di fondovalle alluvionale di fiumi e torrenti costituiscono circa il 10% delle colline cilentane. Fiumi Alento e Mingardo. E dalle piccole pianure costiere. In queste aree l’uso prevalente è a seminativo, ortive, arboreti da frutto.
In conclusione si può affermare che, in relazione alle colline del Cilento costiero, le formazioni forestali e seminaturali interessano il 57% circa della superficie delle colline del Cilento. Inoltre le colline costiere sono caratterizzati da un uso legato principalmente al turismo.
Questa attività si è ben consolidata negli ultimi anni.
I territori cilentani, in particolare le sue colline, sono particolarmente adatte a diverse attività legate allo svago e al turismo: passeggiate, gite, escursioni, trekking, etc.
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