La Grotta Azzurra di Palinuro è indubbiamente la più famosa e rinomata grotta di Capo Palinuro. Difatti essa è visitata da migliaia di turisti ogni anno per gli spettacolari colori del suo lago interno, dovuti all’ampio e luminoso tunnel che attraversa Punta Quaglia. La Grotta Azzurra è costituita da una vasta e ramificata parte emersa e da un altrettanto imponente parte sommersa, dove è presente una delle due maggiori sorgenti sulfuree subacquee del Capo Palinuro.
Di seguito si riportano alcuni dati:
- Località: Punta Quaglia
- Ingr. Nord: Long. 2°49’00’’ Lat. 40°01’50,5’’
- Quota Ingr.: nord 0 m(-19,5/+7), sud -32,7 m (-32,7/0)
- Prof. Max: -32,7 m – Svil. Plan.: 220 m
La peculiarità principale della Grotta Azzurra di Palinuro è la presenza di sorgenti di acqua sulfurea localizzate nella così detta “Sala della neve”.
In primo luogo nella Sala della Neve, da una delle tre depressioni situate sul pavimento, fuoriesce la sorgenza sulfurea principale. Le pareti della cavità interessate dalle sorgenti sono ricoperte da una spessa pellicola bianca, talora molto sfilacciata, di solfobatteri autotrofi e flocculi di materia organica. Questi spesso di staccano dal soffitto per effetto delle bolle scaricate dai subacquei generando di conseguenza un caratteristico “effetto nevicata”.
Questi fiocchi di materia organica costituiscono il nutrimento di una ricca comunità ad elevata biomassa, sia di detrivori (come Ophioderma longicaudum) che di filtratori (come Pinna nobilis, Antedon mediterranea, policheti sabellidi), vivente sul pavimento della sala. Si è visto che la produzione operata dai solfobatteri costituisce circa il 31% della disponibilità totale di materia organica particellata, rappresentando quindi una fonte addizionale di cibo e di energia. Anche i filtratori della comunità residente sulle pareti e sulla volta della cavità approfittano di questo input energetico addizionale e si presentano con biomasse molto elevate: alcune specie di filtratori sessili (come la spugna Geodia cydonium e la sclerattinia Astroides calycularis) presentano condizioni di gigantismo che sono probabilmente correlate alla maggiore disponibilità di cibo. Altri organismi sessili come il polichete Phyllochaetopterus socialis e l’idroide Eudendrium armatum, mantengono colonie batteriche in prossimità delle loro appendici alimentari, quasi come se praticassero una forma di loro coltivazione.
In sintesi quello che fa della Grotta Azzurra di Palinuro un posto unico è l’abbondanza e lo sviluppo dimensionale che assumono le colonie degli organismi filtratori, grazie alla presenza dei solfobatteri autotrofi.
Le GROTTE DEL CRATERE sono 4 piccole cavità di Punta Quaglia poste circa a 40 m ad ovest dell’ingresso subacqueo meridionale della Grotta Azzurra. Più in dettaglio, nella base rocciosa di Punta Quaglia si apre un’ampia depressione (10 x 20 m) che ricorda la bocca di un vulcano. Al suo interno, profondo 35-40 m, si aprono quattro piccole cavità, di cui 2 passanti, tutte lunghe circa una decina di metri. Tali cavità sono ricche di vita, visto che sono popolate da briozoi, tunicati, spugne, gorgonie ed alcuni rametti di corallo rosso. Inoltre la presenza, al centro del cratere di numerosi grossi massi, fa pensare ad un’ampia grotta la cui volta sia crollata.
Il TUNNEL DEL CAMINO è un lungo ed ampio tunnel con fondo a massi e blocchi che si apre a 31 m di profondità subito a sud dell’ingresso subacqueo meridionale della Grotta Azzurra. In particolare, tale tunnel, termina in un’ampia sala a -38 m che prende luce da un grande ingresso a portale sul lato sud/ovest e da un camino verticale, al suo centro, che risale all’aperto a circa 20 m di profondità. Sul lato sud-est la sala si restringe formando una grossa nicchia laterale con colonne e stalattiti a circa -20 m. Subito all’interno dell’ingresso settentrionale, in una rientranza laterale a -33,5 m, è presente una sorgente sulfurea (la più profonda conosciuta a Capo Palinuro). All’esterno, a -5 m di profondità è pure evidente la fuoriuscita di acqua dolce. La grotta è riccamente popolata da briozoi, crostacei e corallo rosso.
In conclusione si può affermare che la Grotta Azzurra di Palinuro è una delle mete preferite dagli ospiti del Cilento.
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