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Cosa fare a Marina di Ascea | Blog | CilentoShop.it
Cosa fare a Marina di Ascea
Cosa fare a Marina di Ascea

Cosa fare a Marina di Ascea

Cosa fare a Marina di Ascea??! … veniamo subito al dunque! Mare incantevole e zona archeologica di Velia. Ecco le due cose più importanti qui.

Marina di Ascea è un paese del Cilento, in particolare nella zona meridionale della Provincia di Salerno. Rientra anche nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Dalla provincia dista circa un’ora e mezza di auto, ma comunque vicina a molti importanti centri della zona, come per esempio Vallo della Lucania e Agropoli. Marina di Ascea è la frazione Marina del Comune di Ascea e si trova appunto sul litorale.

Subito a sud si trova il Comune di Pisciotta, divisi dal torrente Fiumicello. Subito a nord si trova il Comune di Casal Velino.

Di seguito vi riportiamo qualche spunto e qualche idea su cosa fare a Marina di Ascea.

Palazzo Alario: edificato all’inizio del 1800.

Chiesa Madonna del Carmine: la chiesa è posta sulla sommità di una collina che spazia sulla valle di Velia.

Torre del telegrafo: torre di avvistamento afcente parte del sistema difensivo realizzato tra il 1500 e il 1600 per difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni.

Palazzo Ricci: l’epoca di costruzione del Palazzo Ricci è da indicare ai primi anni del 1800. La scala si svolge su arcate in un lato ed immette su due loggioni. Il cortile è scoperto e su un lato la parete è cieca. Cortile e scala con portone formano una struttura a teatro con cavea, platea e loggioni.

Portali in pietra: importanti portali in pietra selciata ornano diversi portoni.

Palazzo Villa Agricola della Torretta (località Piana): è una struttura del 1400, situata a Velia tra i Vignali e Piano del Pero. Più volte si è pensato di ristrutturarlo ed adibirlo a museo.

L’attrazione più importante di Ascea sono gli Scavi di velia. Il Parco archeologico di velia comprende la parte centrale della città antica e non l’intera superficie, di notevole estensione, racchiusa all’interno della cinta muraria. All’interno della cinta muraria esistono delle riparazioni che delimitano quartieri diversi.

Il quartiere meridionale, dove sono visibili ampi tratti del muro di cinta con la Porta Marina e dove si conservano spettacolari testimonianze riferibili ad epocaq romano-imperiale. Troviamo inoltre un complesso termale. In prossimità di quest’ultimo si percorre una strada che risale fino alla Porta Rosa. Ma c’è ancora molto altro: centri abitati o quartieri, teatro, chiesetta, santuario, torre di Castelluccio.

Porta Rosa  è un’opera del IV secolo a.C. rinvenuta nella zona archeologica magnogreca di Elea-Velia, che rappresenta il più antico modello di arco a tutto sesto in Italia. Porta Rosa consisteva in un viadotto di collegamento tra le due sommità naturali dell’acropoli di Elea senza alcuna traccia di fondamento. Solo ad ultimazione degli scavi fu nota la sua indole con il nome già ascritto. L’arco composto di undici conci di pietra arenaria svolgeva la funzione di contenimento delle pareti della gola che collegava, oltre che quella di viadotto.

Nel III secolo a. C. circa l’arco fu precluso e l’intera struttura interrata, sembra a causa di una frana o perché l’apertura rappresentava un punto debole per la difesa della città. La perfetta custodia sembra dovuta all’interramento. L’archeologo Mario Napoli l’8 marzo del 1964 portò alla luce Porta Rosa che battezzò Rosa in ossequio al nome di sua moglie sorella dell’archeologo Alfonso De Franciscis. La zona archeologica fu chiusa per la caduta di un masso nel 2009 e  fu riaperta l’Agosto del 2011 dopo la messa in sicurezza del costone che la sovrasta.

La SCUOLA FILOSOFICA presocratica fondata da Parmenide, e portata avanti da Zenone, rappresenta probabilmente il fiore all’occhiello di Elea- Velia. Proprio al filosofo greco Zenone è dedicata una struttura molto rappresentativa di Ascea: il  Museo del Paradosso inaugurato nel 2015 dalla Fondazione ALARIO. Il museo è ispirato proprio  alla Scuola di Elea ed alla profondità dei paradossi di Zenone.

ASCEA è una località turistica rinomata e non solo per la sua cultura: la sua marina d’estate viene presa d’assalto dai turisti per la bellezza naturale del suo litorale. Marina di Ascea è la frazione più popolata del Comune da anni le sue spiagge conseguono l’ambita Bandiera Blù della FEE, un riconoscimento alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativamente alle acque di balneazione ed ai servizi offerti ai visitatori.

Le spiagge di Ascea Marina sono formate essenzialmente da sabbia dorata e orlate da macchia mediterranea e ulivi secolari. Punta del Telegrafo resta la zona più suggestiva. Una scogliera che delimita l’estremità dell’arenile all’interno di una piccola insenatura che vede alle sue spalle le incantevoli Baia d’argento e Baia della Rondinella. Mete raggiungibili solo via mare.

Ecco un’anteprima delle spiagge che troverete! Guarda il nostro video: spiagge Ascea.

Al sud dell’abitato di Marina si trovano formazioni dunali, sulle quali durante l’estate fiorisce il giglio di mare (specie tutelata dal divieto di raccolta).

Parlando di scenari naturali è opportuno parlare con maggiore dettaglio del del già citato Parco Nazionale del Cilento. Si tratta di una immensa area naturale protetta di circa 200.000 ettari, dichiarata patrimonio dell’Umanità daall’UNESCO sin dal 1998. Al cui interno sono state censite circa 1.800 diverse specie vegetali (tra le quali si menziona la Primula di Palinuro, considerata di interesse comunitario) ed è stata segnalata la presenza di circa 600 specie di animali (tra cui spiccano: l’aquila reale, la volpe, il molosso di Cestoni e numerosissimi tipologie di pipistrelli).

Nel Parco per  la sua immensa superficie risulta quasi impossibile la descrizione dei monumenti o gli itinerari da percorrere al suo interno. Ascea risulta ben inserita all’interno di questa sensazionale area verde e che può essere un buon campo base per gite fuori porta all’interno della natura più selvaggia.

Un’altra cosa da fare a Marina di Ascea? Il Sentiero degli Innamorati resta uno dei sentieri trekking più amati del Cilento. Quasi eslusivamente fatto di gradoni più che gradini, dona una vista mozzafiato sul Golfo di Velia e Punta del Telegrafo, consentendo di scorgere anche Capo Palinuro.

Il Sentiero degli Innamorati si innesta nei pressi della Scogliera di marina di Ascea in località Punta del Telegrafo. Questo percorso resta il punto di riferimento per gli innamorati che pensano di proiettare un ricordo nel futuro.

Il Sentiero risulta essere meta sia di chi ama il trekking che dai turisti amanti del mare e della natura e godere di una vista incantevole sul Golfo di Velia. Per giungere in fondo al sentiero vi sono due salite importanti, fatti di gradoni con relative discese. Durante il percorso sono previsti due punti panoramici. Giunti in cima si resta estasiati da una vista incantevole, degna di una cartolina.

La Torre Saracena nota come Torre del Telegrafo rappresenta la meta finale del Sentiero degli Innamorati. Una volta arrivati, bisogna fare il percorso a ritroso, per poter così tornare sulla fantastica spiaggia di Marina di Ascea.

Un’ultima cosa da fare a Marina di Ascea. Cercare il giglio del mare! Fiore caratteristico del luogo, che si trova tra luglio e settembre.

Ebbene, dopo questo sproloquio avete come occupare il vostro tempo libero durante le vacanze. Tempo libero, lasciato da colmare dopo le lunghe giornate di mare!

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