La Cappella di San Michele (ex voto della Famiglia Pinto) si trova a Pisciotta Capoluogo, nascosta tra i vicoli del suo centro storico.
La Cappella di San Michele si costruì alla fine del ‘600, adiacente alle case della Famiglia. Oltre alla Statua lignea dell’Arcangelo Michele, di buona fattura, conserva un pregevole organo fatto a Vallo della Lucania da due nipoti di Salvatore Pinto, che da Novi Velia si era trasferito a Pisciotta. Parliamo di Silverio Carelli e Zaccaria Pinto, famosi creatori e suonatori di organi.
In un distico latino apposto sopra la tastiera si legge “Organa Pintorum sacra haec quae cernis in aede, Zaccaria Pinto mente manuque sonat”. La Cappella è stata eretta da Salvatore Pinto. Per la grazia ricevuta con il ritorno sano e salvo del figlio Michele. Con la ciurma dei marinai pisciottani, imbarcati sui suoi velieri, caduti prigionieri dei corsari arabi, nei pressi dell’isola di Ponza, portati in catene a Tunisi.
Ad un certo punto si venne a conoscenza di una questione. Per i tanti meriti riconosciuti dal Bey di quella città, il giovane Michele, grazie alla sua dottrina di medico e ai requisiti singolari della sua personalità, era tenuto in tanta considerazione da diventare consigliere di quella corte. Ottenendo più tardi il dono della libertà per sé e per i suoi compaesani. Tutti costoro rientrarono a Pisciotta. E lo fecero sugli stessi velieri su cui furono catturati.
Così nacque la Cappella dedicata a S. Michele, e da Vallo, paese d’origine del ramo pisciottano della famiglia, i parenti mandarono il piccolo organo. Nel 1786, con bolla del 24 dicembre, i fratelli, Gennaro e Salvatore junior, ebbero dal Papa Pio VI, il “pellegrino apostolico” di Vincenzo Monti, la concessione di indulgenze per chi si fosse confessato e comunicato nella Cappella, nelle due festività dedicate a S. Michele, l’8 di maggio, l’Apparizione, e il 29 settembre, la Dedicazione.
Anche questa Chiesetta ha subito la sorte delle altre Cappelle del Paese. Infatti essa è rimasta per lunghi periodi chiusa. Sia per la mancanza di manutenzione che per l’opera distruttrice del tempo.
Negli anni scorsi sono stati effettuati lavori di ristrutturazione. Ed ha subito interventi di manutenzione da parte dell’Amministrazione Comunale.
Ora la Cappella di San Michele è spesso chiusa e non è più utilizzata. Ma aperta per consentire la sua visita soprattutto durante i periodi turistici.
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