Castellabate è uno dei paesi più grandi e più conosciuti del Cilento, ed è posizionato nell’area ovest del territorio cilentano. Castellabate sorge su un colle alto poco meno di 300 metri s.l.m. e dista pochi minuti dal mare. Il Comune di Castellabate si compone anche di frazioni, tra le quali quelle più grandi sono le frazioni marine: Santa Marina, San Marco e Ogliastro Marina.
Il borgo di Castellabate si è sviluppato intorno intorno a un castello eretto intorno al 1.120 da Costabile Gentilcore, abate di Cava (ora si chiama Cava dei Tirreni) per la difesa contro i pirati. L’abbazia cavese estese il dominio al porto e al litorale; con grosse barche dette “Saette”, comandate e servite da monaci, esercitava il commercio di cereali, vini e oli in lontani paesi.Santa Marina è raccolta intorno alla spiaggia di località Lago, anticamente denominata Conca. Le spiagge di Santa Marina sono frequentatissime durante il periodo estivo, grazie alla presenza di numerose infrastrutture turistiche che offrono uno standard ricettivo di alto livello. Da qui inizia una strada sterrata che sale verso punta Tresino. Probabilmente sul territorio gli achei sibariti, fondatori di Poseidonia, eressero un grande tempio dedicato a Poseidone, successivamente andato completamente distrutto.San Marco è la seconda frazione marina di Castellabate che s’incontra arrivando da Agropoli. E’ più antica di Santa Maria. Il museo archeologico di Paestum conserva numerosi reperti qui rinvenuti: è assai probabile, infatti, che l’odierna frazione sorga sul sito dell’antica “Cittadella” di origine focea. Sotto il dominio romano, fu eletta dal patriziato a luogo di villeggiatura estiva: dei fasti greco-romani resta lo splendido porto. Sulla parte alta della costa (collina Castelsandra) sorge un Parco naturale dalla vegetazione lussureggiante e molto caratteristica.
Per raggiungere Castellabate in auto da nord conviene percorrere la Roma-Caserta e utilizzare lo svincolo A3 per la Salerno-Reggio Calabria. All’uscita di Battipaglia o Eboli proseguiremo per la statale 18 fino ad Agropoli (sud) dove prenderemo l’uscita in direzione S.Maria di Castellabate.
Per raggiungere Castellabate in treno, la stazione consigliata è quella di Agropoli. Il centro abitato non è vicino ma dista circa 20 minuti. Però alla stazione troverete un’organizzazione eccellente di transfer e noleggi.
Il Cilento non è ben servito per quanto riguarda il raggiungimento via aerea. L’aereoporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino). Arrivati si può scegliere di raggiungere il Cilento con tutti i mezzi possibili (treno, auto, via mare) in maniera molto semplice. Infatti basta raggiungere la stazione centrale di Napoli, quella di Piazza Garibaldi, che dista dall’aereoporto circa 20 minuti.
Ma c’è anche un altro aeroporto, quello di Salerno-Costa d’Amalfi, ubicato a Pontecagnano e a circa 20 km più a sud di Salerno. Questo aeroporto risulta secondario rispetto a quello di Napoli, ma vi consigliamo comunque di consultare il sito (www.aeroportosalerno.it) per valutare la scelta e verificare la presenza di offerte.
Raggiungere il Cilento via mare nel periodo estivo è molto semplice. Infatti è attivo il servizio “Cilento Blu” che collega i porti di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana con alcuni porti della costiera cilentana. Basterà imbarcarsi nei porti di Napoli,Salerno o quelli della costiera per raggiungere i porti di Agropoli,San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Ogni estate sono previste solitamente 4 linee, però vi consigliamo di consultare il sito per orari e disponibilità. Il biglietto è acquistabile a bordo o in uno dei punti vendita elencati nel sito www.metrodelmare.com.
La zona, data la sua posizione geografica sulla costa tirrenica, è contraddistinta da un clima mediterraneo, con estati calde, inverni miti e tante giornate di sole. Le temperature medie del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di 4 °C a una massima di 12 °C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18 °C ai 29 °C. Il clima temperato è favorito anche dalla protezione dell’Appennino lucano che ripara la zona dai venti freddi in inverno. Le precipitazioni, molto scarse nei mesi estivi, toccano il picco massimo in dicembre, quando piove in media un giorno ogni due[14]. Nel 1811 dal Belvedere di San Costabile: «Qui non si muore!», pronunciò il re Gioacchino Murat riferendosi alla salubrità del clima di Castellabate[16].
La località di Punta Licosa è il limite meridionale del piccolo golfo di Castellabate, una zona poco abitata e molto suggestiva dal punto di vista naturalistico, ottimale per le escursioni a piedi lungo la scogliera.
Punta Licosa porta questo nome per via della sirena Leucosia, che si narra giunse nell’omonima isola, visibile da Punta Licosa, per morire sulle sue coste.
È possibile raggiungere questa zona tramite la strada arrivando da sud, in questo punto ci si addentra in una antica proprietà terriera della quale occorre varcare i cancelli e proseguire alcuni chilometri fino ad arrivare al molo. Da questa posizione è possibile godere di un panorama sensazionale e romantico sulla costa, è anche un’ottima scelta per attendere il tramonto alla sera, seduti sulla banchina oppure passeggiando nei sentieri lungo la scogliera.
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Porto di San Marco di Castellabate
Porto di San Marco di Castellabate
Seguendo il sentiero che prosegue verso nord si può raggiungere a piedi la località di San Marco di Castellabate, un tipico borgo di pescatori (oggi dedito anche al turismo) che si sviluppa abbracciando il suggestivo porto, luogo dove al tardo pomeriggio si trovano le piccole imbarcazioni da pesca rientrate dal mare. Passeggiando sul molo è possibile acquistare il pesce fresco appena pescato direttamente dai pescatori, ottima occasione per gustare un fritto di paranza che, a detta di tutti, è una delizia assicurata.
Le vie di San Marco sono piacevoli per fare due passi e nel cuore del paesino si trova la Chiesa di San Marco che domina la piazzetta dove nel pomeriggio si può osservare un po’ di passeggio.
Un’alternativa piacevole e rigenerante alla vita da spiaggia, ricercata sopratutto in inverno, è quella di godersi una giornata benessere all’Approdo Resort Thalasso SPA, un centro termale all’avanguardia situato proprio vicino al porto, dove coccolarsi in un percorso fatto di acqua e sale che ti farà sentire rinato. La sensazione della pelle morbida e di rilassatezza sono solo due dei benefici che noterai una volta terminato il percorso di tre ore.
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Santa Maria di Castellabate
Santa Maria di Castellabate
Santa Maria e la salita a Castellabate
Un po’ più a nord rispetto a San Marco si trova Santa Maria, una frazione molto caratteristica, spesse volte utilizzata come set di Benvenuti al Sud.
Le vie del borgo sono strette e intrecciate, un centro storico molto grazioso che si sviluppa attorno alla spiaggia (quella della scena dei fuochi artificiali nel film) che si trova al centro del paese. Su di essa domina Palazzo Perrotti, ancora proprietà dei discendenti della nobile famiglia che, talvolta, sono ben disposti a far visitare una parte del palazzo e salite sulle terrazze per godere della vista sul mare e sulla vicina spiaggia.
Portici di Porto delle Gatte, Santa Maria di Castellabate
Portici di Porto delle Gatte, Santa Maria di Castellabate
Nei pressi del palazzo si trova anche la camminata che segue la costa e si dirige verso San Marco. Dalla parte opposta della spiaggia si può arrivare invece alla Chiesa di Santa Maria, costruita proprio a contatto con la sabbia, e oltre di essa si giunge al molo dell’antico Porto Traverso, oggi conosciuto come Porto delle Gatte dove, sotto le arcate del vecchio magazzino, si trova un rinomato ristorante.
Che tu voglia farla a piedi, oppure in auto, noterai che la salita per Castellabate è decisamente ripida. Tuttavia, superata questa fatica, sarà il panorama mozzafiato dal Belvedere San Costabile a premiarti, una vista che non si può ne perdere ne dimenticare.
Due passi aggirando il massiccio edificio del Castello dell’Angelo e ti troverai immerso tra le vie del borgo ormai famoso per le scene del film. Sopratutto la Piazzetta, una piacevole terrazza sul quale si affaccerebbe l’ingresso di un fantomatico ufficio postale. La Posta qui non è mai esistita, in realtà, al suo posto si trova un bar, tradizionale punto d’incontro per gli abitanti di Castellabate.
Parlando di cosa vedere a Castellabate un tour nelle location che sono comparse nel celebre film può essere un modo carino e originale per scoprire i luoghi più caratteristici.
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Prodotti locali alla Bottega di Costabile, Castellabate
Prodotti locali alla Bottega di Costabile, Castellabate
Qualche foto di rito e, se sei lì verso l’ora di pranzo, una buona idea è quella di fare un salto alla Bottega di Costabile, una piccola bottega affacciata alla Piazzetta, proprio davanti al bar, dove accomodarsi per degustare i tipici prodotti del territorio. Non solo la mozzarella campana quindi, ma anche una varietà di conserve assortite tra cui i carciofi, le olive, i pomodori secchi e anche i prodotti del mare (come quelli di Casa Zarotti) sapientemente abbinati tra loro. Io ho molto apprezzato il formaggio caprino e le ricottine con melassa, ma anche la zuppa di legumi era molto saporita, sebbene io non sia un amante dei fagioli.
Due calici di vino e siamo pronti per riprendere il cammino, il borgo di Castellabate riesce ancora a stupirci con i sui scorci tra i vicoli intrecciati, un percorso ad anello che riconduce al belvedere.
Molto graziosa è anche la piazzetta della chiesa, ma è inutile elencare tutti gli angoli da vedere, il modo migliore è quello di perdersi e lasciarsi stupire.
Spiaggia del Pozzillo al tramonto, Castellabate
Spiaggia del Pozzillo al tramonto, Castellabate
Tramonto alla Spiaggia del Pozzillo
La spiaggia del Pozzillo si estende baciata dal mare tra località Santa Maria fino alla Punta di Tresino, il confine settentrionale di Castellabate oltre cui si trova Agropoli.
Lunga e sabbiosa, Pozzillo è una spiaggia tra le più gettonate in zona, non solo da parte dei residenti. Durante l’estate, infatti, la distesa sabbiosa è punteggiata di ombrelloni e molti sono i lidi che offrono servizi per i turisti.
Il Lido Waikiki è uno di essi, convenzionato con l’Hotel Hermitage, esso garantisce la possibilità di godere il mare senza doversi troppo preoccupare di fare la gara all’ombrellone.
Io ho avuto però la fortuna di vederlo fuori stagione, quando non ci sono sdraio o ombrelloni che ingombrino la vista, e lo spettacolo è davvero sensazionale. All’ora del tramonto poi, il cielo si tinge di rosso mentre il sole si tuffa nel Mar Tirreno e infiamma il cielo prima della notte.
Un momento romantico ed emozionante per vivere Castellabate, ideale per organizzare una romantica cena sulla spiaggia per coronare i momenti memorabili.
Dalla mia esperienza a Castellabate è tutto, ma questo è ancora poco perché la lista di cosa vedere a Castellabate è ancora lunga!
Eventi
Manifestazioni religiose
Processione di San Marco
Stuzza
Festa di san Costabile (17 febbraio), patrono del comune di Castellabate.
Festa di san Marco evangelista (25 aprile), che si caratterizza per la processione del santo patrono di San Marco con le barche via mare.
Festa di santa Maria a Mare (15 agosto), patrona di Santa Maria, che si caratterizza per lo spettacolo dei fuochi artificiali di mezzanotte in mare. Il 13 agosto si svolge la fiera[1].
Manifestazioni culturali
Settimana della cultura (10 – 17 febbraio): una rassegna culturale che precede la festa di san Costabile. La manifestazione prevede la consegna del premio “Giglio d’oro” alle persone illustri che hanno mantenuto un legame culturale ed affettivo con la comunità di Castellabate[72].
Vetrina dell’editoria del Sud (periodo estivo): una manifestazione culturale che si svolge dal 1990 tra villa Matarazzo e il Castello dell’abate. Si tratta di una carrellata di incontri culturali, presentazioni di libri, dibattiti, associati anche a serate enogastronomiche, mostre di pittura, rappresentazioni teatrali e opere musicali. Alla rassegna, nata inizialmente per promuovere l’editoria cilentana, partecipano le più importanti case editrici del Mezzogiorno[73]. Castellabate è quindi un punto di riferimento della cultura libraria, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “cittadella del libro”[74].
Concerto sull’acqua (mese di luglio): un concerto di musica classica dedicato alla sirena Leucosia, tenuto su una piattaforma galleggiante nelle acque antistanti l’isola di Licosa[75].
Premio Leucosia (prima settimana di settembre): un riconoscimento per coloro che con la loro opera hanno fatto conoscere il Cilento oltre i suoi confini naturali. Si svolge dal 1986 nel parco di villa Matarazzo[76].
Manifestazioni popolari
Stuzza (14 agosto): una prova di abilità che si tiene nelle acque di Marina Piccola a Santa Maria. Il gioco consiste nel recuperare tre bandierine poste all’estremità di un palo di 17 metri, sospeso orizzontalmente e cosparso di grasso al fine di renderlo estremamente scivoloso. Il vincitore è colui che camminando sul palo senza scivolare in acqua riesce a raccogliere la bandierina più lontana. Alla gara possono partecipare i ragazzi di sesso maschile residenti o originari della frazione[77].
Giochi della Contea (mese di settembre): una manifestazione ludica dove le varie contrade (Centro storico, Isca della Chitarra, Sant’Andrea, punta dell’Inferno) di Santa Maria si sfidano nel “terreno” di Marina Piccola in giochi come la corsa coi sacchi, la corsa con le carriole, la spaghettata, l’albero della cuccagna, le pignatte e il tiro alla fune per decretare la vincitrice del palio[78].