Aspetti fitoclimatici di Caselle in Pittari, per approfondire alcune caratteristiche del territorio. Ma più in generale che riguardano anche l’area del Basso Cilento.
Il borgo è arroccato su una collina e il paesaggio è dominato dalla torre medievale, ma soprattutto dal Monte Cervati. Il territorio di Caselle in Pittari offre la possibilità di visitare l’area archeologica di Laurelli. Ma anche il Santuario di San Michele Arcangelo e le bellezze naturalistiche. L’elenco ovviamente non è finito, ma lasciamo il resto alla vostra curiosità. Nondimeno le tradizione gastronomiche e i prodotti tipici locali.
Nel presente articolo approfondiremo gli aspetti fitoclimatici di Caselle in Pittari e del territorio circostante. Ci riferiamo, quindi, anche ai Comuni limitrofi. Cioè quelli che hanno simili caratteristiche morfologiche e vegetazionali.
Procederemo ad una caratterizzazione più completa ed organica del territorio in esame. A tale scopo occorre poter inquadrare le diverse aree del territorio stesso nelle cosiddette fasce fitoclimatiche del Pavari.
Esse consentono di poter incrociare i dati altitudinali e quelli climatici relativi ad una data area. Ottenendo una sorta di informazione sintetica circa le caratteristiche vocazionali della zona ad un determinato tipo di vegetazione.
Aspetti fitoclimatici di Caselle in Pittari.
Nell’ambito del territorio comunale di Caselle in Pittari ritroviamo zone ricadenti nelle seguenti fasce fitoclimatiche.
- Sottozona media del Lauretum. E’ caratterizzata da una temperatura media annua Classe economica tra i 14 e i 18 °C. Mentre la media del mese più freddo non scende mai al di sotto dei 5 °C. E la media delle temperature minime assolute annue è sempre superiore a -7 °C. La zona è caratterizzata da piogge concentrate nel periodo autunno-invernale e da siccità estiva piuttosto prolungata. La fascia del Lauretum in genere corrisponde a quella della vegetazione sempreverde della fascia costiera dei paesi del Mediterraneo, rappresentata da boschi e arbusteti (le cosiddette macchie) di specie temofile e xerofile. E’ la fascia in cui vegeta l’olivo. Ed insieme ad esso varie sempreverdi come il cipresso, il pino d’Aleppo, il pino marittimo e quello domestico. Questa fascia si spinge fino a quote di 600-700 m s.l.m. e anche a 800-900 m s.l.m.
- Sottozona fredda del Lauretum. E’ caratterizzata da una temperatura media annua Classe economica tra i 12 e i 17 °C. Mentre la media del mese più freddo non scende mai al di sotto dei 3 °C e la media delle temperature minime assolute annue è sempre superiore a -9 °C. Per quanto riguarda la piovosità ed i limiti altitudinali si fa riferimento a quanto detto poc’anzi a proposito della sottozona media.
- Sottozona calda del Castanetum. E’ caratterizzata da temperatura media annua Classe economica tra 10 e 15 °C. E da una media del mese più freddo che non scende mai al di sotto di 0°C. La media dei minimi non è inferiore a -12°C. Pur essendo non frequente la siccità estiva, la quantità e distribuzione delle piogge sono favorevoli alla produzione legnosa. La vegetazione forestale è principalmente costituita da querce caducifoglie e da castagno e dall’assenza pressoché totale di conifere. Le quote occupate dalla fascia del Castanetum arrivano fino a 600-700 m.
- Sottozona fredda del Castanetum. E’ caratterizzata da temperatura media annua Classe economica tra 10 e 15 °C. E da una media del mese più freddo che non scende mai al di sotto di -1°C. La media dei minimi non è inferiore a -15°C. Anche per questa sottozona valgono le caratteristiche di piovosità e di vegetazione prevalente descritte nella sottozona calda del Castanetum.
- Sottozona calda del Fagetum. E’ caratterizzata da una temperatura media annua Classe economica tra 7 e 12 °C. E da una media del mese più freddo mai inferiore a – 2 °C. Inoltre la media delle temperature minime assolute annua è sempre superiore a – 20 °C.
La temperatura costituisce, nel Fagetum, il principale fattore limitante la produzione legnosa. Le disponibilità idriche sono generalmente abbondanti e presenti anche in estate accompagnate da valori di umidità atmosferica elevati. Tanto che le specie caratteristiche sono il faggio, alcune querce e l’abete bianco. Si tratta per lo più di specie mesofile o addirittura igrofile. Questa zona si estende dagli 800 – 1000 m s.l.m. a 1500-1700 m .
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