Acciaroli è una frazione del Comune di Pollica. L’approdo di Acciaroli, da cui più tardi prese il nome anche l’attuale centro abitato, era costituito dall’insenatura naturale che si apre a sud del piccolo promontorio sul cui lato nord le fonti più antiche (994-1276) indicano costantemente l’approdo di S. Primo di Cannicchio. Rispetto a quest’ultimo, lo scalo “dell’azzarulo” andò qualificandosi più tardi, forse in connessione con opere portuali che vi resero più agevole l’attracco e più sicura la sosta delle imbarcazioni, per cui il toponimo finì per soppiantare quello più antico di S. Primo nella denominazione del promontorio e del piccolo nucleo di edifici esistenti proprio in funzione dello scalo. Accanto alla torre costiera, ricordata già in epoca normanna e detta “di Cannicchio” ancora nel 1235, sorse la Chiesa di S. Maria, di cui si ha la prima notizia nel 1187, quando la località era sotto il dominio dei Sanseverino Baroni del Cilento.
I prodotti tipici del Cilento : La cucina e il mangiare sano che si basano fortemente sulla dieta mediterranea. La dieta dei 100 anni!
Il Cilento è un territorio di grandi tradizioni culinarie e di tipicità variegate, considerando anche che è caratterizzato da litorali, qualche zona pianeggiante, colline e montagne. E’ un’area territoriale eterogenea, che va dalle spettacolari e incontaminate coste fino a vette alte circa 2.000 metri. Di conseguenza il clima particolarmente mite offre tanti prodotti di altissima qualità.
La cucina e il mangiare in generale si basano fortemente sulla dieta mediterranea.
L’economia familiare è ancora in parte basata sull’autosussistenza, nel senso che ogni famiglia è proprietaria di un piccolo o un più grande appezzamento di terreno (orto), e la maggior parte si dedica a produzioni per uso domestico. I vantaggi sono ovvi: risparmio, genuinità, qualità superiore.
Le strutture ristorative hanno nei loro menu una base di prodotti tipici e soprattutto modalità di preparazione che pongono radici lontane.
Nel territorio cilentano ci sono molte aziende (agriturismi, aziende agricole, allevatori, etc.) che garantiscono la vendita dei propri prodotti, caratterizzanti l’area in cui vengono preparati.
Ma vediamo brevemente i prodotti tipici del Cilento, quelli più importanti, sia in merito alla loro diffusione che alla loro tradizione locale. Si riportano a titolo di elenco, ma nel nostro blog, nella sezione “Prodotti Tipici”, troverete articoli specifici per soddisfare la vostra curiosità. Inoltre nella sezione “Ricette” potrete provare la nostra cucina direttamente a casa vostra, magari acquistando i prodotti nel nostro shop.
Le alici di menaica è un prodotto tipico dei borghi marinari del Cilento. Esso porta alla produzione di piatti poveri ma di gran gusto, di elevate proprietà organolettiche. Il prodotto Alici di Menaica si contraddistingue dalla carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.Si possono mangiare fresche o sotto sale, crude o cotte. Esistono molte ricette, alcune di esse semplicissime da preparare: insalata di alici crude, sugo di alici per gli spaghetti, alici inchiappate, alici ammollicate, il cauraro, il tortino di alici, alici alla scapece, etc.
Olio di Oliva. Entrare nel Cilento, e quindi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è come entrare in un grande uliveto. In altre parole, ogni Comune, che sia montano o costiero, è ricco di ulivi sia di tipo secolare che di nuovo impianto. Essi conferiscono al paesaggio un vellutato color verde e donano alle popolazioni da tempi remoti un essenziale sostentamento al reddito. L’olivo ha sempre rappresentato luce, cibo, calore, protezione, tradizioni, cultura, ed ha portato nel corso del tempo un prodotto di qualità, gli oli del Cilento. Oggi a questa pianta millenaria, l’olivo, si chiede un adattamento alle esigenze del mercato e, questa, pur millenaria, sta adeguandosi al progredire della tecnica senza grossi traumi. Infatti dopo laboriose cure si sta riportando, soprattutto, la cultivar pisciottana a produrre oli extra vergini di oliva di qualità. Gli olivicoltori del Cilento non sono rimasti insensibili nel 1992 al varo della Legge 169 sulle Denominazioni di Origine, infatti sia avviarono subito le procedure per il riconoscimento di due denominazioni: Cilento e Colline Salernitane, queste dopo un lungo iter sono state riconosciute come D.O.P. dalla Unione Europea ed operative dalla campagna olivicola 98/99.
Il suggestivo ed incontaminato territorio del Cilento, e quindi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, include ben due delle denominazioni enologiche dell’interessante panorama vivit vinicolo campano. Le denominazioni sono relativamente recenti, ma certamente destinate a connotare progressivamente il paesaggio rurale, e a creare una tendenza di sviluppo molto significativa. Quelle che ricadono in questo areale produttivo sono: la Doc Castel San Lorenzo e la Doc Cilento. Le denominazioni tutelano le caratteristiche produttive di queste zone, espresse con uve presenti da decenni e quindi considerabili tradizionali, come: Barbera, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia. A queste si associano uve locali come: Aglianico, Greco e Fiano, già localmente denominato Santa Sofia. I prodotti tipici di Ascea sono pressoché quelli tipici del Cilento. Ma basandoci sulle storie e le tradizioni locali, sui piatti proposti dalle strutture agritristiche, possiamo citarvi alcune tipicità: pasta fatta in casa, pasta e fagioli, minestrone di verdure, scarole ripiene, cappelletti al forno con mozzarella, conserve sott’olio, pesce in genere, secondi a base di verdure (ciambotta, etc.), limoncello, olio di oliva, frutta di stagione.
Il Cilento, a livello gastronomico, è una terra che riserva sorprese continue. Parliamo della terra della dieta mediterranea, ricca di una vastissima gamma di prodotti di qualità e di altissima qualità. La mozzarella di bufala campana, il carciofo Igp di Paestum, gli oli extravergini, i vini dop, i prodotti gastronomici del cilento spaziano in tutte le direzioni regalandoci sensazioni e gusti straordinari.
Potremmo continuare all’infinito con il fagiolo di controne, il fico bianco, il marrone di Roccadaspide, le alici di menaica, la soppressata di Gioi tutti prodotti da provare. Basterà visitare il cilento e in ogni borgo potrete gustare specialità famose in tutto il mondo preparate guidati dalla tradizione e dal km 0.