Il Comune di Alfano è ricco di importanti monumenti, come tutti i paesi del Cilento, nonostante questo la sua storia è un mix di verità e leggenda. Infatti non ci sono certezza sull’origine di questo paese: storie comuni degli anziani raccontano che alle pendici del monte Centaurino esisteva un’importante città dalla quale naque Alfano.
BREVE SINTESI
Palazzo Baronale Baroni “Speranza; Palazzo Baronale “Novelli”; Chiesa di San Nicola di Mira; Parchi e boschi (il territorio comunale di circa 461 ettari è adibito in gran parte all’utilizzazione agricola, si riscontrano oasi boscate con macchia mediterranea, querceti, castagneti).
Diversi sono i monumenti da visitare; tra questi il Palazzo dei Baroni Speranza che apparteneva ai Baroni Speranza di Laurito i quali lo donarono alla Curia. Dotato di una corte centrale, il palazzo si articola in un imponente complesso edilizio situato in posizione lievemente sopraelevata rispetto al centro abitato.
Ancora, va citato l’importante palazzo baronale Novelli, risalente all’inizio del ‘700: esso presenta un grande ingresso in pietra lavorata, attraverso cui si entra in un atrio a corte. Durante il periodo del brigantaggio funse da sede del Comune.
Tra le chiese merita menzione quella di San Nicola di Mira, rinnovata durante il XVIII secolo e restaurata più volte. Essa ha acquistato solo all’inizio del secolo la sua attuale conformazione.
Belle e preziose senz’altro sono, al suo interno, alcune statue raffiguranti i santi venerati in città e un’acquasantiera, costituita in pietra calcarea e risalente al primo ‘500.
Alfano conserva un tipo di artigianato più unico che raro. La produzione delle zappe di ferro. Questo lavoro è chiaramente in via di estinzione, vista la mancanza di domanda di mercato, però su richiesta si producono zappe di varie dimensioni, in un officina che rispetta ancora oggi le vecchie modalità di costruzione.
Il Palazzo baronale Novelli è un’importate risorsa architetturale e storica del Comune di Alfano. Di origini settecentesche presenta un grande ingresso in pietra lavorata, attraversato il quale, entriamo in un grande atrio. Particolare non da trascurare il portale d’ingresso in legno massiccio.
Il Palazzo dei Baroni Speranza, appartenuto ai Baroni di Laurito che successivamente lo donarono alla Curia, è dotato di una corte centrale, tipica delle strutture dell’epoca. Questo palazzo è un imponente complesso edilizio costruito sopraelevato rispetto alla posizione del centro abitata.
Diversi sono i monumenti da visitare; tra questi il Palazzo dei Baroni Speranza che apparteneva ai Baroni Speranza di Laurito i quali lo donarono alla Curia. Dotato di una corte centrale, il palazzo si articola in un imponente complesso edilizio situato in posizione lievemente sopraelevata rispetto al centro abitato.
Ancora, va citato l’importante palazzo baronale Novelli, risalente all’inizio del ‘700: esso presenta un grande ingresso in pietra lavorata, attraverso cui si entra in un atrio a corte. Durante il periodo del brigantaggio funse da sede del Comune.
Tra le chiese merita menzione quella di San Nicola di Mira, rinnovata durante il XVIII secolo e restaurata più volte. Essa ha acquistato solo all’inizio del secolo la sua attuale conformazione.
Belle e preziose senz’altro sono, al suo interno, alcune statue raffiguranti i santi venerati in città e un’acquasantiera, costituita in pietra calcarea e risalente al primo ‘500.
Eventi e feste tipiche
2/3/4 agosto – festa SS.Patrono S.Domenico Marina di Camerota spettacoli pirotecnici a mare
seconda domenica di Luglio – festa S.Patrono S.Vincenzo Ferreri
4 aprile – Camerota fiera di S.Vincenzo
10 luglio – Licusati fiera annuale
2/3/4 settembre – Lentiscosa Festa SS.Patrona S.Rosalia con spettacoli pirotecnici.
17/18 maggio – festa SS.Annunziata Licusati
mercato quindicinale Marina di Camerota area porto
mercatino prodotti tipici ogni mercoledì dal 1 giugno al 30 settembre piazza s.vito Camerota
trattenimenti serali vari periodo estivo frazione Marina
Oggi il paese è raccolto intorno alla Chiesa di San Nicola di Mira (XV secolo), che ha al suo interno due bellissimi altari in pietra locale, ed è dominato dalla Torre Campanaria, anch’essa in pietra locale. Gli alfanesi divennero, nel corso dei secoli, degli ottimi scalpellini “per necessità”: non sapendo come liberarsi dalle pietre estratte dai campi dissodati, cominciarono a lavorarle artigianalmente.
Il territorio di Alfano, sebbene di modeste dimensioni, vanta una grande distesa boschiva popolata da cinghiali, volpi, martore, lepri, dove la vegetazione dominante è quella tipica della macchia mediterranea con querce, roverelle, corbezzoli, eriche e ginestre oltre che alberi da frutta e uliveti. Corsi d’acqua, come il fiume Mingardo, ospitano numerose specie ittiche.
Il Comune può vantare diverse aree di attrattiva turistica: ci sono innanzitutto le aree boschive, tra le quali passeggiare immergendosi così nella natura incontaminata cilentana; si possono visitare i diversi palazzi baronali, come Palazzo dei Baroni Speranza, Palazzo Baronale Novelli, e la Chiesa di San Nicola di Mira, Santo Patrono.