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Pisciotta profilo storico | Storia & Tradizioni | CilentoShop.it
Pisciotta profilo storico
Pisciotta profilo storico

Pisciotta profilo storico

L’origine di Pisciotta è probabilmente da collocarsi verso l’anno 900, allorché, distrutta dai Saraceni l’antica Pixus, alcuni suoi abitanti si rifugiarono qui e fondarono una piccola Pixus, ossia Pixoctum. Pisciotta è già feudo nel XII secolo: apparterrà tra l’altro ai Caracciolo e poi ai Sanseverino. Nel 1522 inizia la costruzione del convento francescano,di cui restano oggi la torre campanaria e pochi altri ruderi. Il feudo viene acquistato nel 1554 da don Sancio Martinez de Leyna, capitano generale delle galee del Regno di Napoli, il quale inizia la costruzione delle toprri costiere per difendere il territorio dall’assalto dei Turchi.

Nel 1602 sono signori di Pisciotta i Pappacoda, che terranno il feudo, divenuto frattanto Marchesato, fino al 1806. Si deve a loro la costruzione del Palazzo, edificato sui resti dell’antico castello, di cui ingloba una parte, sul lato ovest.

Dal 1635 al 1639 il Vescovo Luigi Pappacoda trasferisce a Pisciotta la sede vescovile.

Nei secoli XVI e XVII il paese subisce pesanti attacchi ad opera dei pirati barbareschi e Turchi. Successivamente Pisciotta è preso di mira principalmente da bande di briganti, tra i quali il famoso Fra’ Diavolo.

E’ del 500 la maestosa Chiesa, intitolata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, che conserva oepre preziose, tra cui un quadro di S. Francesco, miracolosamente scampato all’incendio appiccato al convento dai Turchi nel 1640.

Agbli inizi del ‘700 Pisciotta è il paese più popolato del Cilento: notevole l’economia, basata soprattutto sulla produzione di olio d’oliva, ma anche di traffici commerciali, in particolare marittimi, che avvengono dal suo porto, uno dei pochi esistenti a sud di Salerno.

Oggi Pisciotta affida il presente e il suo futuro alla produzione olivicola (famoso l’ulivo “Pisciottano”), soprattutto alle sue bellezze naturali e al clima eccezionalmente mite.

L’economia di Pisciotta, e quindi il suo territorio, ha svolto un ruolo da protagonista dal 1700 fino a circa metà del secolo scorso. Ci sono stati decine e decine di medici, avvocati e uomini di chiesa, ma anche di commercianti, pescatori, artigiani, agricoltori e produttori. Un popolo laborioso che era il riferimento per tutto il territorio cilentano. Negli ultimi decenni il declino: i vecchi fasti di un tempo sono romai lontani.

Oggi l’economia di Pisciotta e del suo territorio comunale si basa principalmente sul turismo. Infatti sono presenti alcune strutture ricettive, che pesano tanto sull’economia del paese, in quanto esse, durante il periodo estivo, danno lavoro a centinaia di persone.

Nel contempo sono nate altre piccole attività, sempre legate all’ambito turistico: Bed and Breakfast, case vacanze, agenzie e imprese turistiche.

L’artigianato, come da tradizione, non è molto diffuso, ma è comunque presente. Si citano imprese artigiane (in particolare a Caprioli si lavora il ferro e soprattutto l’alluminio), si rileva la presenza di un “maestro d’ascia” a Marina di Pisciotta.

Grande risorsa storica del territorio è stata e restano gli uliveti. Ci sono diverse aziende agricole che producono un olio di elevata qualità. Ma la produzione di olio interessa tutte le famiglie: infatti quasi tutte hanno un uliveto di proprietà e producono olio per consumo proprio.

Una citazione merita il vino, storicamente mai importante come l’olio, anche se negli ultimi anni la produzione è aumentata: sono nate alcune aziende agricole che producono un vino di media qualità.

Infine le alici di menaica. Un prodotto tipico di eccellenza, in relazione alla particolarità e alla sua qualità riconosciuta. Sul territorio pisciottano ci sono alcuni laboratori che lavorano le alici di menaica e producono diverse tipicità molto richieste sul mercato.

i maestri d’ascia ….Siete mai stati in un cantiere navale? Anche se non vi è mai capitato, saprete certamente che stiamo parlando di posti in cui si costruiscono, e si riparano le navi. Per far ciò, si dispone di piani inclinati situati in riva al mare chiamati “scali di costruzione”. Essi sono costituiti di due parti: una insommergibile, anche durante le più grandi mareggiate, detta “scalo di terra”, dove le navi vengono costruite, e l’altra, sempre sommersa, detta “scalo di mare” o “avanscalo”, che serve da guida durante la discesa della nave in mare. Ed è proprio qui che da sempre e con lo stesso materiale d’un tempo, il legno, lavorano i maestri d’ascia, orgogliosi artigiani di una attività che va scomparendo.

 Ma c’è anche un altro piccolo borgo marinaro, più a sud di Castellabate, che vanta grande tradizione di Maestri d’Ascia: Marina di Pisciotta, frazione costiera del Comune di Pisciotta.  A Marina di Pisciotta ancora si pratica questa antica arte: c’è una persona dedita tutto l’anno a svolgere il mestiere di Maestro d’Ascia, che ha imparato i segreti e le conoscenze del legno, e con passione costruisce e aggiusta barche in legno.

I Concerti del Lunedì, costituiscono una rassegna dedicata prevalentemente alla musica classica che a tutt’oggi vanta ben 14 edizioni. Essa si svolge nel Cilento, nel cuore del borgo medioevale di Pisciotta, e rappresenta senza dubbio una manifestazione di rilievo nel panorama degli eventi estivi della provincia di Salerno, all’interno della quale si esibiscono artisti celebri e apprezzati a livello nazionale. L’evento ha contribuito, negli anni, alla valorizzazione e conoscenza del bellissimo borgo richiamando la partecipazione di un pubblico non solo di turisti ma anche di visitatori ed appassionati di buona musica. La collocazione dei concerti nell’antico centro storico di Pisciotta, la qualità dell’offerta artistica nonché la suggestiva posizione della località, tra cielo e mare, hanno contribuito a fare dell’evento un appuntamento elitario avulso dalle seduzioni commerciali di massa.

La Cappella della Madonna Assunta si trova a Pisciotta Capoluogo, nell’area sud-est del centro storico. Per la sua ubicazione viene chiamata anche Cappella S. Maria della Stella. Era una cappella votiva, la cui festività, a metà agosto di ogni anno, raccoglieva una larga rappresentanza di “galantuomini” che avevano costituito una “congrega”, in contemporanea con quella di Sant’Aniello, nella Chiesa Madre e con quella del Carmine, con sede nella cappella omonima.

La Madonna della Mercede è una Cappella di Pisciotta, la Cappella del Vescovo Lancellotti.

Scendendo per la via del Pendino di Pisciotta Capoluogo, a pochi passi dalla Chiesa Madre, sulla destra, si apre la Cappella della Mercede, del XVIII sec.

Questa Cappella è intitolata alla Madonna della Mercede perché tale culto era molto sentito dalla gente del Paese, che si rivolgeva alla Madonna, per impetrare la salvezza e il ritorno degli uomini imbarcati sulle “paranze”, che vivevano in balia del mare e dei corsari che infestavano le coste, razziando e depredando chiunque capitasse a tiro.

Oltre alla tela sull’altare che rappresenta la Madonna della Mercede, si può ammirare il pavimento in cotto maiolicato che raffigura lo stemma della famiglia Lancellotti (vecchia proprietaria della Cappella e dell’omonimo palazzo).

La Cappella della Mercede è spesso aperta e, passeggiando per il centro storico di Pisciotta,  si ha la possibilità di visitarla

Palazzo Marchesale: fu costruito antecendentemente al 1600 di proprietà della famiglia Pappacoda. Possiede un portale in pietra.

Cappella S. Michele Arcangelo: venne costruita nel 1731 con organo a canne del 1743.

Palazzo Francia: venne costruito nella seconda metà del ‘700.

Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo: la chiesa venne costruita sulle vestigia di un’antica chiesa.

Palazzo Lancellotti: è dotato di un ampio portale del ‘600.

Cappella della Mercede: la cappella fu fondata nel1728 e vi si può ammirare un piccolopresepe napoletano settecentesco.

Palazzo Ciaccio: è un palazzo di notevole interesse, con nucleo principale risalente al 1600. In esso si notano ampliamenti e rifacimenti di epoche successive.

Resti Convento dei Minori Osservanti: il Convento fu fondato da Giovanni d’Aragona. Nel periodo napoleonico venne requisito dalle autorità militari per ospitare le guarnigioni. Sulle sue vestigia è stata costruita la Scuola Media e restano visibili la torre campanaria e la passeggiata coperta, della quale si conservano solo una serie di archi e i muri di cinta.

Cappella S. Maria della Stella: caratteristica piccola cappella. Si presenta in tardo stile barocco, con copertura a botte, a sesto ribassato.

Palazzo vetere: venne costruito alla fine del ‘600. In esso è conservata una tela del ‘700, raffigurante una Madonna con il Bambino e il S. Giovannino.

Cappella del Carmine: la cappella nominata per la prima volta nel 1580, con forma rettangolare e un arco trionfale che separa il presbiterop dell’aula.

Fontana Murat: fontana storica di Pisciotta.

Palazzo dei Baroni (frazione Rodio): importante complesso con torre quadrata e statue in pietra di abbellimento della facciata, raffiguranti teste di animale e umane.

Percorsi naturalistici e itinerari: il più importante è l’Itinerario di Castelluccio, percorribile in diversi tracciati.

Borgo marinaro di Marina di Pisciotta: paesino sul mare con buona parte delle spiagge formata da caratteristici ciottoli detti “agliaredde”, il porticciolo con le barche da pesca, i vicoli, i malazeni.

Le spiagge sabbiose di Caprioli: spiagge dunali caratterizzate prevalentemente da sabbia fine.