Per i ragazzi vi sono vari divertimenti . Francesco De Gregori è tra i più assidui frequentatori del borgo pur preferendo la sua presenza fuori stagione. Scario è riuscita a mantenere intatto il suo aspetto originario, quella che ha cominciato ad avere dalla fine del XVIII sec. dopo aver subito molteplici invasioni e distruzioni , dai saraceni ai turchi.Il cuore di Scario è senz’altro il porto , ma l’anima del paese è rappresentata dalla chiesa Dell’Immacolata. L’ubicazione della chiesa è l’inizio del piccolo ma carino lungomare che arriva fino alla Chiesa di Sant’Anna fsteggiata il 26 di luglio con importanti fuochi d’artificio. Da menzionare altra festa religiosa del 10 di Agosto, giorno in cui la statua della Madonna viene portata in processione per mare.
Per raggiungere Scario in auto, percorrendo l’autostrada ci sono 2 uscite più vicine:
Uscita Lagonegro Nord – Maratea (A2 autostrada del Mediterraneo) Salerno-Reggio Calabria, sarete a circa 25 chilometri dalla vostra destinazione;
Uscita Lagonegro Sud (A2 autostrada del Mediterraneo) Salerno-Reggio Calabria, sarete a circa 25 chilometri dalla vostra destinazione.
Per arrivare a Scario in treno la soluzione è quella di scendere alla stazione di Sapri, da qui ci sono collegamenti giornalieri per Napoli, per Salerno e per Reggio Calabria, ogni giorno, e potenziati durante il periodo estivo. Una volta giunti a Sapri, per arrivare a Scario si può usufruire degli autobus o dei taxi.
Il Cilento non è ben servito per quanto riguarda il raggiungimento via aerea. L’aereoporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino). Arrivati si può scegliere di raggiungere il Cilento con tutti i mezzi possibili (treno, auto, via mare) in maniera molto semplice. Infatti basta raggiungere la stazione centrale di Napoli, quella di Piazza Garibaldi, che dista dall’aereoporto circa 20 minuti.
Ma c’è anche un altro aeroporto, quello di Salerno-Costa d’Amalfi, ubicato a Pontecagnano e a circa 20 km più a sud di Salerno. Questo aeroporto risulta secondario rispetto a quello di Napoli, ma vi consigliamo comunque di consultare il sito (www.aeroportosalerno.it) per valutare la scelta e verificare la presenza di offerte.
Raggiungere il Cilento via mare nel periodo estivo è molto semplice. Infatti è attivo il servizio “Cilento Blu” che collega i porti di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana con alcuni porti della costiera cilentana. Basterà imbarcarsi nei porti di Napoli,Salerno o quelli della costiera per raggiungere i porti di Agropoli,San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Ogni estate sono previste solitamente 4 linee, però vi consigliamo di consultare il sito per orari e disponibilità. Il biglietto è acquistabile a bordo o in uno dei punti vendita elencati nel sito www.metrodelmare.com.
Chiesa parrocchiale S, Pietro Apostolo. La chiesa di S. Pietro Apostolo sorge piazza dedicata al Gaza. Non vi sono notizie circa la sua fondazione, ma da due cappelle interne con data rispettivamente 1560 e 1576, risulta la sua esistenza già nel XVI secolo . Il campanile che oggi erge tra le case del paese, è del 1701. Rifinito ed ornato con l’ultimo tetto a terrazzino nel 1725. La facciata della chiesa è ornata con il giglio, simbolo del regno borbonico che si eleva sullo scarno prospetto privo di ordini architettonici.L’edificio composto di tre navate presenta semplici fregi, ma nel passato come da testimonianza di vecchie immagini in bianco e nero, i decori erano in stuccatura marmorata. La navata centrale è lunga mt. 18 e larga mt. 7.80 ed è separata dalle laterali,larghe mt. 3.10, da 4 arcate a tutto sesto rette da pilastri di mt. 1.02 X 1.40.Attraverso le navate laterali spicca l’altare dedicato a San Marcellino caratterizzato da una statua lignea all’interno della quale è conservata una reliquia del Santo. Alla sinistra dell’entrata della chiesa, affissa al muro, è collocata una lapide della tomba di Teodoro Gaza. Rinvenuta nella chiesa del convento Basiliano e fu posta, dapprima, alla metà del pavimento della navata principale. Per questo , a seguito del continuo calpestio dei fedeli, è quasi priva di caratteri. Dalla navata centrale si accede, con tre gradini, al presbiterio, dove esistono due altari, uno del 700. l’altro moderno. Il primo dedicato agli apostoli Pietro e Paolo, rappresenta l’arredo di maggior pregio con due bellissimi angeli in marmo bianco posti a guardia del ciborio in ottone econ decorazioni ad intarsio di pietre e marmi policromi. L’acquasantiera costruita in pietra locale di cui si ignora epoca ed artista rappresenta grande pregio artistico.
Da Serra Nunziata alla Timpa del Piombo
Descrizione141 metri di dislivello (in discesa) 2-3 ore andata e ritorno Si tratta di un’escursione lungo la costa del Golfo di Policastro, a sud del paese di San Giovanni a Piro. La presenza di macchia mediterranea e la bellezza dei panorami costituiscono un’attrattiva in tutti i periodi dell’anno, ma conviene munirsi di acqua alla partenza perchè durante il tragitto mancano fonti per dissetarsi. Si parte dal belvedere posto in località Ciolandrea (da San Giovanni a Piro si segue l’indicazione per il parcheggio) seguendo la sterrata di sinistra, che nel primo tratto procede in piano. A un certo punto la strada si biforca. Qui si gira a destra per la Timpa del Piombo; a sinistra il sentiero conduce invece alla torre costiera del Murice (un’ora di cammino e 228 metri di dislivello in discesa), presidio di segnalazione contro i pirati costruito alla fine del Cinquecento. Il percorso per la timpa scende fino alla località Cerrito, riconoscibile per 1’abbondanza di oliveti; da qui si raggiunge in breve una sella, a quota 379 metri, da cui si gode 1’impressionante veduta sullo scosceso vallone del Marcellino. Rapidamente si guadagna, ora verso sinistra, la cima della Timpa del Piombo (415metri), splendido balcone panoramico sulla costa tirrenica.
I prodotti tipici del Cilento : La cucina e il mangiare sano che si basano fortemente sulla dieta mediterranea. La dieta dei 100 anni!
Il Cilento è un territorio di grandi tradizioni culinarie e di tipicità variegate, considerando anche che è caratterizzato da litorali, qualche zona pianeggiante, colline e montagne. E’ un’area territoriale eterogenea, che va dalle spettacolari e incontaminate coste fino a vette alte circa 2.000 metri. Di conseguenza il clima particolarmente mite offre tanti prodotti di altissima qualità.
La cucina e il mangiare in generale si basano fortemente sulla dieta mediterranea.
L’economia familiare è ancora in parte basata sull’autosussistenza, nel senso che ogni famiglia è proprietaria di un piccolo o un più grande appezzamento di terreno (orto), e la maggior parte si dedica a produzioni per uso domestico. I vantaggi sono ovvi: risparmio, genuinità, qualità superiore.
Le strutture ristorative hanno nei loro menu una base di prodotti tipici e soprattutto modalità di preparazione che pongono radici lontane.
Nel territorio cilentano ci sono molte aziende (agriturismi, aziende agricole, allevatori, etc.) che garantiscono la vendita dei propri prodotti, caratterizzanti l’area in cui vengono preparati.
Ma vediamo brevemente i prodotti tipici del Cilento, quelli più importanti, sia in merito alla loro diffusione che alla loro tradizione locale. Si riportano a titolo di elenco, ma nel nostro blog, nella sezione “Prodotti Tipici”, troverete articoli specifici per soddisfare la vostra curiosità. Inoltre nella sezione “Ricette” potrete provare la nostra cucina direttamente a casa vostra, magari acquistando i prodotti nel nostro shop.