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Cosa vedere in Marina di Camerota | Cosa Vedere nel cilento | Cilentoshop
Cosa vedere in Marina di Camerota
Cosa vedere in Marina di Camerota

Cosa vedere in Marina di Camerota

Cosa vedere in Marina di Camerota? Ebbene, ce n’è per tutti i gusti!

Il richiamo più forte … Grotte, insenature e calette di un blu intenso si alternano a spiagge sabbiose con acque limpide e chiare.

Marina di Camerota è anche un luogo ricco di tradizioni e sapori della buona terra. Il giusto equilibrio tra le bellezze incontaminate ed i moderni servizi adatti alle esigenze dei suoi ospiti.

L’antico borgo con i suoi vasai, il porticciolo turistico, le passeggiate nel verde, la naturale bellezza fanno di essa un autentico tesoro da vivere in armonia.

Vediamo qualche cenno sulle grotte di Camerota.

La Grotta della Cala si apre presso Marina di Camerota, sulla strada costiera ad est dell’abitato. L’area in prossimità della Grotta della Cala è occupata da un bosco di caducifoglie, mentre i versanti montuosi più interni ospitano una foresta di conifere. L’industria litica comprende punte e raschiatoi, in buona parte di tecnica levallois. La foresta lascia ampi spazi aperti, dominati da piante erbacee, e si ritira verso le pendici montuose dell’entroterra, dove l’Uomo caccia in prevalenza il Cervo; questo sarà presente in maggioranza per tutta la sequenza paleolitica successiva. L’industria litica comprende in gran numero bulini, soprattutto su ritocco, dei quali alcuni del tipo noto come “Noailles”; numerose sono anche punte e lame a dorso, con notevole incidenza dei tipi di dimensioni microlitiche. In definitiva nella Grotta della Cala sono stati rinvenuti resti di uomini primitivi e utensili da loro utilizzati.

La Grotta e il riparo del Poggio si trovano subito ad est dell’abitato di Marina di Camerota, sulla strada costiera. In origine era un’unica e grande caverna costituita da un’enorme sala e da una sorta di tunnel a volta più bassa, che serviva da drenaggio. Un mare pleistocenico, ha eroso un fianco della grotta, facendo crollare la volta della sala. Il fianco rimasto, aggettante, costituisce il Riparo del Poggio. Come Grotta del Poggio si identifica ciò che resta del “tunnel”. La sede dell’attiguo Riparo ha in comune con quella della Grotta la sua parte inferiore: vi è continuità di affioramento fra gli strati bassi delle due successioni. 

Lungo le ripide pareti rocciose della costiera attorno a Porto lnfreschi, si aprono, tra le altre, tre grotte che vi proponiamo. Queste sono le uniche sinora oggetto di scavi regolari.

Grotta di S. Maria: dell’ampia stratigrafia originaria, erosa dal mare, restano lembi più o meno estesi. Nella grande sala di accesso, in basso, si ha una successione di orizzonti concrezionati di colore rossastro, brecce e piroclastiti, che hanno restituito rara industria musteriana. Sulle pareti, a circa 10 metri sul livello marino attuale, sono placcati lembi concrezionati di terreno scuro con abbondanti molluschi. In un alto cunicolo verso il fondo grotta è stato messo in luce un orizzonte antropico con industria di tipo Epigravettiano finale. 

Grotta di Porto Infreschi: localizzata sul lato Est della baia, è stata indagata una serie stratigrafica di quasi 4 metri di spessore, depositatasi in ambiente di grotta, oggi all’aperto a seguito del crollo del tetto della cavità. La serie poggia su un conglomerato marino a spondili di probabile età tirreniana e comprende in alternanza livelli arrossati argillosi e brecce più o meno cementate, piroclastiti e croste stalagmitiche, sigillati al tetto da orizzonti colluviali e da un potente episodio di crolli. 

Grotta del Noglio: anche questa caverna presenta tracce di intense erosioni marine che hanno demolito la serie stratigrafica preistorica. Presso l’ingresso restano lembi di brecce di ossa pleistoceniche, mentre verso la parete di fondo, al di sopra di potenti massi crollo, in una zona non raggiunta dall’erosione marina all’altezza di circa 17 metri sul livello marino, è stata messa in luce una sequenza variegata.

Altre cose da vedere in Marina di Camerota sono le spiagge? Eccole!!!

Cala Bianca è un’insenatura e una spiaggia che si trova a Marina di Camerota, in particolare nell’Area Marina Protetta degli Infreschi e della Masseta. La Spiaggia della Cala Bianca è una delle mete più ricercate dai turisti estivi, che sono alla ricerca di un angolo di paradiso per un bagno da sogno.

La spiaggia che troverete si presenterà così: suggestivi contrasti di colore, azzurro del mare cristallino, bianco dei ciottoli, verde della macchia mediterranea … lascia il segno! I fondali sono una grande attrattiva per i sub. Si può raggiungere via mare o a piedi tramite un sentiero.

Una delle spiagge più belle e insenature più caratteristiche della costa di Marina di Camerota è la Cala d’Arconte. Questa spiaggia si trova a circa 2 chilometri più nord rispetto il centro abitato di Marina di Camerota; ma è anche vicina a Palinuro, in particolare a soli 6 km più a sud.

L’insenatura detta “Cala d’Arconte” è protetta da pareti e spuntoni di roccia che giungono fino a mare. Tra essi trova spazio questa spiaggia caratterizzata da sabbia particolarmente fine e di un colore tendente al dorato. Tutto intorno dominano alberi di ulivi secolari e pini marittimi.

Il mare si presenta limpido e cristallino, di un colore intenso. I fondali sono profondi e sabbiosi, l’acqua particolarmente salata. Per tali caratteristiche la spiaggia Cala d’Arconte non è molto adatta a famiglie con bambini piccoli.

La spiaggia Cala degli Infreschi si trova a Marina di Camerota, nella zona sud del Cilento.

Senza dubbio è tra le più conosciute e tra le più desiderate del litorale cilentano, ed ha ricevuto diversi premi.

Chi la visita per la prima volta è colpito dall’incredibile paesaggio, dalla miriade di colori che variano in base al momento della giornata e del periodo. Una sua caratteristica è la temperatura dell’acqua: varia molto man mano che si scende di profondità. Provate e ne rimarrete colpiti!

Cala degli Infreschi è raggiungibile facilmente via mare, oppure a piedi grazie a dei sentieri immersi nella natura che partono da Pozzallo.

Ma cosa vedere ancora in Marina di Camerota?

Palazzo Marchesale: palazzo che, nel ‘700, svolgeva la funzione di residenza estiva dei Marchesi di Camerota prima, per poi passare alla famiglia Orsini. Allo stato attuale la struttura si presenta degradata.

Grotte Paleontologiche: rappresentano una grande attrattiva turistica, ma anche per fini di studio. Nei righi precedenti vi abbiamo già accennato qualche peculiarità su alcune grotte, ma ce ne sono altre!

Le grotte sparse lungo tutto il litorale esistono principalmente per la natura carsica del suolo. Lungo la Cala del Cefalo troviamo la Grotta del Pesce, quella dellAutaro, quella Caprara. Ma dobbiamo citare anche la Grotta della Calanca, Grotta del Poggio, Grotta della Serratura, Grotta della cala, Riparo del Poggio; e ancora Grotta di Santa Maria e Grotta delle noglie. Queste rappresentano solo le principali grotte, alcune di esse raggiungibili solo via mare.

Altre cose da vedere in Marina di Camerota, per un turismo religioso, sono le chiese.

Chiesa di San Gennaro: costruita dentro la chiesa muraria che circonda il paese. Vi si possono ammirare stucchi di stile barocco e la volta a botte, l’altare di marmo nero e la statua di S. Gennaro.

Chiesa di San Nicola di Bari: costruita nel 1400. Vi troviamo un presepe del ‘700 napoletano, un’acquasantiera di pietra vulcanica del Vesuvio, una madrevite girevole in legno, lampadari in ottone pregiato, un organo di arte viennese donato dal Re di Napoli.

Chiesa San Daniele Profeta: costruita dai greci molti secoli fa. Venne trasformata poi dagli abitanti, col diffondersi della fede cristiana, in un tempio cristiano. Gli altari laterali sono decorati con stucchi aventi lo stemma della famiglia donatrice. Al centro del soffitto è dipinto il Cuore di Gesù e di Maria con intorno i quindici misteri. La volta dell’altare è delimitata da un ellisse con Arcangeli, cherubini in alto e sotto i quattro Evangelisti. Vi si trova la statua della Madonna del Rosario che indossa un vestito di seta indiana con ricami in oro filato, due corone, una di argento puro e l’altra bagnata nell’oro con pietre preziose incastonate. Vi troviamo inoltre un organo risalente al 1847, dono del Vescovo Laudisio.

Convento dei Cappuccini: il Convento dei Frati Cappuccini fu edificato nel 1602 e completato nel 1632. E’ composto dalla chiesa e due navate, dal chiostro e dalle cellette dei frati. All’interno di tale struttura si trovano anche un polittico, tele, tombe.

Chiesa di S. Alfonso: inaugurata il 2 Agosto del 1874. Completata poi nel 1980 dotandola di organo e altare maggiore con marmi policromi.

Villa Mariosa: venne costruita da un architetto costiero francese ed è stata dimora di un noto mezzosoprano degli anni ’30, Rina Mariosa, che sposò il famoso direttore d’orchestra Wolf Ferrari.

Torri Costiere: Le torri di avvistamento costiero sono dislocate su ogni cala lungo la costa. Se ne contano 12. La torre in località Poggio che si chiama “Laiella” venne costruita dal Marchese di Camerota, mentre le altre furono volute dal Re di Napoli nel 1563 e furono completate nel 1601.

Ma c’è ancora qualche altra cosa da vedere a Marina di Camerota e vorremmo darvi qualche ultimo spunto: ristorantini tipici per chiudere al meglio un’intensa giornata di mare, serate organizzate nei vicoli e nelle piazze, con eventi, intrattenimenti musicali, esibizioni, etc.

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