La storia di Centola è inevitabilmente legata alla costa, e sovrappone dati storici, mitologia e leggenda.
Il Comune di Centola, oltre al Centola Capoluogo, ha 4 frazioni: Palinuro, Foria di Centola, San Nicola di Centola, San Severino di Centola.
Centola è ubicato su una collina che si rispecchia nell’incantevole mare di Palinuro. Dei 5 paesi sotto il profilo storico ed artistico rivestono interesse Centola, Palinuro e San Severino.
La storia di Centola proviene in parte dalla leggenda. Figlia di Molpa, città posta alla foce di due fiumi storici, il Lambro e il Mingardo, a quota 130 metri sul livello del mare, distrutta da Belisario (generale bizantino) nel 547.
Nel periodo greco la Città di Molpa, quindi anche Palinuro che era un piccolo villaggio nato su Capo Palinuro), dipendeva a livello amministrativo dalla ricca e potente Sibari.
Molpa (Pal – Mol) si sviluppò abbastanza rapidamente, ma dopo circa un trentennio e intorno al 510 a.C. la città venne abbandonata. Si ritiene che l’ipotesi più accreditata sia una forte epidemia. Ma la storia non finisce qua, visto che Molpa venne rifondata più avanti dai romani per motivi difensivi. Infatti fu munita di stazioni di avvistamento per difendersi da eventuali attacchi di navi cartaginesi.
Di seguito la zona si ampliò e acquisì una certa importanza, tanto da diventare dimora estiva di molte famiglie patrizie. La storia di Molpa arriva alla decadenza nel Medioevo: prima conquistata dagli Ostrogoti, poi distrutta da Belisario (547).
Centola prese nome, secondo i memoristi, e in particolare il Mercurio, il primo abate della laura, da cento fuggiaschi molpesi: Centum Illuc, i Cento là, e come si disse poi nel latino del basso medioevo, centulas. Ma c’è chi ritiene che l’origine del nome provenga da un’unità di misura agraria, la centuria. A Pensarla così è una ricercatrice dell’università di Udine: Carla Marcato.
Nel 700-750 il cenobio diventò ben presto badia Nullius. E poi concistoriale fino al 1795. Anno in cui la polizia borbonica la incendiò. Poi nel 1828 gli abitanti di Centola presero parte alla rivolta del Cilento. Nel 1861, successivamente all’unità d’Italia, si costruì il Comune.
La Frazione Palinuro ha la sua storia strettamente collegata a quella della Città di Molpa, già discussa nei righi precedenti. Di quell’epoca restano due ruderi: il castello e la chiesa parrocchiale di S. Giuliano. Il palazzo baronale Rinaldi faceva parte del feudo del principe di Centola e marchese di Pisciotta “Pappacoda” fino alla fine del 700 circa. Il feudo divenne poi di proprietà della famiglia Rinaldi. Nel 1814 vi dimorò il re di Napoli (cognato di Napoleone) Gioacchino Murat che venne in zona per ispezionare i fortini della costa e potenziarli per eventuali attacchi di nemici.
La Frazione di San Severino di Centola è una località la cui importanza storica non deve sfuggire. Di essa sopravvivono il borgo medioevale e il castello. Località strategica non solo nell’antichità, a cominciare dai Longobardi, ma anche ai nostri giorni. Infatti nell’ultimo conflitto mondiale vi fu dislocato il Battaglione 101 Alpino Difesa Costiera. Tutta la località è ricca di bellezze paesaggistiche.
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