I prodotti dell’agricoltura del Cilento sono derivanti dal tipo di territorio, in massima parte collinare. Che presenta un panorama molto ricco e vario.
Chi visita il Cilento, territorio del basso salernitano compreso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si trova subito immerso in un ambiente per lo più quasi intatto. I suoi abitanti, con tenacia ed enormi sacrifici, hanno modellato i fianchi delle sue colline ammantandole, tra l’altro, di uliveti secolari, punteggiandoli di piccoli paesi dai loro svelti campanili, che si guardano l’un l’altro dai poggi ove sono abbarbicati. Nel Cilento si è sviluppato il fenomeno dell’agriturismo. Che presenta ancora enormi potenzialità. E’ in fase di continua crescita con la presenza di aziende agricole che offrono la possibilità di “vivere” una vacanza diversa. E che porta l’ospite ad integrarsi nella cultura, negli usi, nelle tradizioni e nella gastronomia locale.
Una posizione di rilievo è assunta dal castagno da frutto, con gli ecotipi locali “Nserta” e “Abate”. Inoltre è stata inserita, di recente, anche il “marrone di Roccadaspide”, ecotipo coltivato fin dal dopo guerra nei comuni cilentani (Cuccaro, Montano Antilia, Futani, etc.).
Altro prodotto dell’agricoltura del Cilento è il pregiato “Fico bianco del Cilento”. La fichicoltura in questa zona riveste un ruolo importante dal punto di vista socio-economico. Perché dà vita ad una locale attività di trasformazione del prodotto.
Tra i prodotti dell’agricoltura del Cilento c’è anche il vino, in particolare il vino D.O.C. Aglianico del Cilento. Ottenuto dai vitigni derivanti dagli antichi colonizzatori greci, di ottima qualità e che bene si abbina alla cucina tipica cilentana.
Sulle colline, ma anche sulla fascia costiera, si coltivano olivi. In massima parte della cultivar Pisciottana, e dai quali si ottiene un ottimo olio, il Cilento, riconosciuto D.O.P. di tipo extravergine.
Su tutto il territorio è ancora praticato l’allevamento di bestiame, sia bovino che ovino e caprino.
Tra i prodotti dell’agricoltura del Cilento si devono ricordare anche il pecorino di San Giovanni a Piro; la ricotta secca di capra. E ancora la mozzarella nella mortella; gli insaccati tra cui la soppressata. Nondimeno i liquori, sciroppi e marmellate. Gli ortaggi; i legumi (fagioli e ceci).
Di seguito si riporta, infine, un breve elenco di specialità gastronomiche. Legate inevitabilmente ai prodotti dell’agricoltura del Cilento e agli allevamenti.
Ma quali sono i piatti tipici della dieta mediterranea? Eccoli! Pasta fatta in casa (cavatelli, fusilli, ravioli), ragù di carne caprina, polpette di carne e di patate, coniglio preparato secondo gli usi cilentani, agnello, capretto, carne bovina in genere ai ferri. E ancora melanzane e peperoni ripieni, ciambotta (misto di peperoni, melanzane e patate, fritto e condito con pomodoro fresco e basilico). Ci sono poi i friarielli (peperoni verdi fritti), le pastorelle (crema di castagne in pastafoglia fritte). Il castagnaccio, anginetti (biscotti ricoperti di glassa di limone), susamieddi (biscotti duri al miele).
Se venite nel Cilento accettate il nostro consiglio. Provate almeno uno dei prodotti locali. Non ve ne pentirete!
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